La squadra di Gasperini è la vera sorpresa di questo campionato: un mix di gioventù e talento con una mentalità votata all’attacco
La sfida di domenica contro l’Atalanta e un’occasione importante per ritornare al successo che manca da 22 dicembre. Il Toro ha l’opportunità di riscattare le recenti opache prestazioni contro la squadra rivelazione di questo campionato, e di vendicare la sconfitta dell’andata. L’Atalanta è costruita sul classico 3-4-3 tanto caro a Gasperini: centrocampisti a tutta fascia, solida difesa a tre e e due esterni al servizio della punta.
In realtà, i nerazzurri hanno trovato l’equilibrio con una piccola variante nel modulo. Non più due esterni larghi, ma due giocatori come Kurtic e Gomez a supporto della prima punta. Il primo gioca tra le linee di centrocampo e attacco, il secondo può svariare sul fronte d’attacco e dare sfogo alle sue qualità. E’ infatti proprio il “Papu” Gomez il giocatore più pericoloso e decisivo della Dea, grazie alle sue ottime qualità tecniche, alla velocità e ad un ritrovato fiuto del gol. La prima punta è il giovane Under 21 Petagna che ha relegato un giocatore molto più esperto come Alberto Paloschi in panchina.
A centrocampo la scoperta è stata l’ivoriano Kessiè, eliminato dalla Coppa d’Africa con la sua Costa d’Avorio. Potrebbe quindi tornare disponibile per la sfida contro i granata, ma Gasperini deciderà solo all’ultimo, in base alle condizioni del giocatore. In mediana il titolare, dopo la partenza di Gagliardini, è lo svizzero Remo Freuler, altra bella intuizione di mercato. Sugli esterni spazio a due giovani, Conti e Spinazzola, rispettivamente classe ’94 e ’93. Conti è da tenere sotto osservazione anche in zona gol: già due reti per lui.
In difesa, Masiello, Toloi, Caldara e Zukanovic sono in competizione per tre maglie. Tutti garantiscono una buona copertura e consistenza sui palloni aerei, sia in fase difensiva che in fase offensiva. Possono soffrire i duelli in velocità, se non aiutati dal raddoppio dei compagni di squadra. Un aspetto che può giocare a favore degli esterni granata.
Saranno valli di merda, ma i nativi hanno palle! vedi Belotti!
ma cosa c’entra mica volevo insultare i bergamaschi in quanto tali. anzi razza celtica di gran lavoratori. solo che storicamente da fine anni 70 dal punto di vista calcistico con l’atalanta c’è forte rivalità. magari i nuovi tifosi non la sentono più. meglio il politically correct….cheppalle sti nuovi tifosi.
considero l’atalanta una squadra di merda. sono nostri nemici storici. io contesto la società ma non mi abbasserò mai a darmi per sconfitto manco contro i gobbi, figuriamoci con sta provinciale del cazzo, che se ne tornino nelle loro valli di merda con 2 pere sul groppone. SIAMO IL TORO… Leggi il resto »
dai, un buon pari per mantenrci saldi nella zona anonima della classifica.