Dopo la condanna nel 2015 a 3 anni e 6 mesi, Matteo Sereni è stato prosciolto da ogni accusa. L’ex portiere del Torino esce da un incubo
Il gip di Torino ha prosciolto Matteo Sereni dall’accusa di molestie sulla sua bambina, minorenne all’epoca dei fatti. Per l’ex portiere del Torino – oggi quarantaquattrenne – finisce un incubo durato ormai otto anni, iniziato con la denuncia dell’ex moglie e culminato con la condanna del 2015, in primo grado presso il Tribunale di Tempio Pausania, a tre anni e sei mesi di reclusione. La corte d’Appello di Sassari aveva poi rimandato il procedimento alla Procura di Torino, per competenza territoriale. E qui si è arrivati all’archiviazione del caso su richiesta della stessa Procura.
Sereni, le motivazioni della sentenza
Nelle motivazioni del giudice si legge: “I minori sono stati per lungo tempo e reiteratamente interrogati con modalità inappropriate e potenzialmente suggestive di falsi ricordi dalla moglie separata Silvia Cantoro, dalla suocera Franceschina Mulargia e dai consulenti tecnici in ambito civile e penale”.
E ancora: “Non v’è dubbio, infatti, che in materia di minori, il problema non sia tanto e solo la capacità di riferire ciò cui hanno assistito, ma proprio la formazione del ricordo, ben potendoci essere dei ‘falsi ricordi’ determinati dal racconto dell’evento ricevuto nel tempo dagli adulti di riferimento, dalla qualità e aspettative di chi pone la domanda, dalla relazione che lega l’adulto e il minore”.
vita comunque rovinata. non ho maicreduto a certe accuse. gran bel portiere. ora abbiamo le prove che è anche un uomo retto
Questa qua,x i suoi meri interessi fini alla verdetta personale,ha infamato i padre dei loro figli?fate passare a lei quello che ha passato Matteo in questi lunghi e allucinanti anni.Solidarieta’ a Matteo.
Della serie : “ come rovinare una vita”.
Solidarietà a Sereni.