Calciomercato Torino / Il rischio è replicare il caso Belotti: Cairo e Vagnati provano a blindare Bremer, che è un patrimonio del club
Ha ventiquattro anni, si sta imponendo ad altissimi livelli in Serie A, ma soprattutto ha dimostrato la capacità di evolversi, di migliorarsi. Gleison Bremer non è un giocatore statico, ma è in rampa di lancio. Per questo, non si sbaglia a dire che è attualmente il più grande patrimonio del Torino, che ha tra le mani – già ora – uno dei migliori difensori centrali di tutto il campionato italiano. Ma per tutelare un patrimonio, c’è bisogno di adeguate garanzie: di un contratto, in questo caso. Attualmente, quello del brasiliano di Itapitanga scade nel 2023 e prevede uno stipendio di molto inferiore rispetto ad altri giocatori della rosa, come Belotti ma anche come Verdi e Zaza. La trattativa per il rinnovo è in piedi da tempo, ma procede a rilento. Questo è un rischio, innanzitutto a livello economico.
Il rischio più grande: perderlo a zero nel 2023
Cairo e Vagnati, presidente e ds del club, stanno trattando un prolungamento a cifre di poco inferiori a quelle che prende il Gallo (il quale guadagna circa 2 milioni), spostando la scadenza più in là. Per ora non si registrano entusiastici passi avanti verso la firma, però. Lo scenario peggiore, per i granata, è replicare quanto sta accadendo proprio con Belotti: iniziare la prossima stagione con Bremer nell’ultimo anno di contratto, con ciò avvicinando un disastroso addio a parametro zero.
Le vie di mezzo: il Torino perderebbe potere contrattuale. E il prezzo…
Sarebbe una catastrofe, quella. Ma nel mezzo ci sono altri scenari che comunque costringerebbero il Toro a ridimensionare le proprie aspettative. Senza il rinnovo, infatti, i granata perderebbero potere contrattuale già la prossima estate. Bremer sarebbe più propenso a partire, con la prospettiva di un lauto contratto, e la valutazione del cartellino ne uscirebbe comunque ridimensionata, rispetto alle potenzialità di un ventiquattrenne in rampa di lancio. Cairo – traducendo – non potrebbe tirare troppo sul prezzo. Ben altra cosa, invece, sarebbe affrontare le prossime campagne acquisti con il rinnovo firmato: Bremer avrebbe meno fretta di partire, e anche qualora chiedesse la cessione gli acquirenti dovrebbero alzare la posta per strapparlo al Torino, che avrebbe così maggiori prospettive di guadagno.
Per il Toro, il nuovo contratto di Bremer è una priorità. Solo così, il club potrà tutelarsi sia dall’imprevedibile addio a zero nel 2023 sia dalla svalutazione del costo del cartellino, che è un rischio concreto al di là dell’ottimo rendimento del calciatore sul campo. Le diplomazie sono al lavoro da tempo, ma per ora non è un fronte caldo.
C’era da svegliarsi prima, quando ancora doveva consacrarsi, circa un anno fa almeno, ora la vedo dura farlo rinnovare, speriamo
Prima o dopo il periodo nel quale mezzo forum voleva cacciarlo perchè era un bidone?
Seconda domanda: Per quello che ne sappiamo Savic vincerà la Champions League …. che facciamo gli facciamo un decennale a 2 milioni in attesa che si apprezzi?
Ha l’età giusta per andare in una grande squadra. Se non ora quando? Da come ha parlato, vuole la “cempions” quindi non esclude solo la Cairese ma anche realtà che noi ci sognamo. Questo ha in mente un club di prestigio; Giocando da noi non si potrà mai valorizzare oltre… Leggi il resto »
sembra un ragazzo sveglio e con voglia di far carriera. Avrà tgià capito che un aumento di stipendio (con ulteriore aumento del cartellino) rischierebbe di impantanarlo nel limbo di ignavia e nullafacenza cui Cairetto ha abituato le platee.
Sul serio qualcuno si aspetta che firmi?