Calciomercato Torino / Il rinnovo automatico è lontano a causa della media punti, ma Nicola sta convincendo Cairo: ecco perché
Affinché il contratto di Davide Nicola si rinnovi automaticamente al Torino servirebbe una media punti di 1,5 a partita: non è una notizia, questa, bensì il retroscena mai smentito dalla società di Cairo sull’accordo tra il club e l’allenatore siglato a gennaio, dopo l’esonero di Giampaolo. Ebbene, il tecnico di Vigone, al momento, è ben lontano da quel dato. Guida il Toro da dieci partite e ha raccolto cinque pari (l’ultimo dei quali nel derby contro la Juventus), tre sconfitte e due vittorie: la media è di 1,1 punti a partita. Per ottenere il prolungamento, insomma, dovrebbe raccogliere circa 19 punti nelle ultime dieci sfide di campionato. Difficile. L’addio a fine stagione è dunque scontato? Tutt’altro. Qualora la squadra si dovesse infine salvare, infatti, il presidente Cairo potrebbe comunque offrire a Nicola un nuovo contratto. E’ un’idea che il patron sta coltivando da giorni, e si basa principalmente su due campi di analisi.
I motivi del (possibile) rinnovo di Nicola: l’indole manageriale
Innanzitutto c’è quell’indole manageriale che, dalle parti di via Arcivescovado e (soprattutto) degli uffici milanesi della Cairo Communication, è apprezzata e tenuta in grande considerazione per il futuro. A Nicola, Cairo riconosce di aver individuato i tasselli giusti su cui puntare nel calciomercato di gennaio – Sanabria e Mandragora – e di aver avuto un impatto sul gruppo anche al di là dell’aspetto tattico. Con lui in panchina è tornato centrale Nkoulou, ad esempio, che Giampaolo aveva gestito solo riflettendo la poca chiarezza che in società aleggiava sul calciatore. E adesso, cambiandogli di ruolo, ha pure trovato il modo di provare a migliorare il rendimento di Verdi, ovvero l’acquisto più oneroso della presidenza Cairo.
E il rischio di un replay della Caporetto-Giampaolo
Insomma, Nicola ha saputo gestire al meglio un organico sfiduciato e svalutato. Se lo portasse alla salvezza, pur non con la media punti (ambiziosa) prevista dal contratto, si aprirebbe un sentiero verso il rinnovo. Anche perché – ragiona Cairo – dare il benservito al tecnico piemontese vorrebbe dire lanciarsi in una sorta di Giampaolo-bis, l’estate prossima. Cioè affidare a un allenatore nuovo un progetto tecnico da rifondare, come a luglio 2020, quando il Toro salutò Longo e accolse l’allenatore di Giulianova, promettendo rivoluzioni poi irrealizzate. Il rischio di cadere nuovamente in quella sequela di errori sarebbe elevatissimo. E così, al momento, il patron caldeggia l’opzione della continuità. Ma prima di mettere in piedi eventuali trattative, ovviamente, dovrà arrivare la salvezza. Una volta per tutte.
Che colpo per cairo se il Toro riuscisse a salvarsi ( e questo ce lo auguriamo tutti, credo) con una media di 1,2/,1,3 punti a partita . Vorrebbe dire chiudere attorno a quota 38 partendo da adesso, e credo che possa andare bene , anche se sotto la soglia “… Leggi il resto »
Prima finiamo la stagione e poi si vedrà!
Si deve evitare il rinnovo di Cairetto.
Via subito.
cairesefc GAME OVER.