La conferenza stampa di Ruggero Ludergnani, il Responsabile del settore giovanile del Torino. Ecco le sue parole

La stagione delle giovanili del Torino si è chiusa con gli scudetti vinti dalle formazioni Under 18 e Under 17. Il Responsabile del settore giovanile, Ruggero Ludergnani, in conferenza stampa fa il punto sulla stagione delle varie formazioni del vivaio.

Due scudetti nel Settore giovanile mancavano da più di 30 anni: cosa significa? 

“Ce ne stiamo rendendo conto col passare dei giorni, non sapevo dei 30 anni, dico solo che vincere due scudetti nella stessa stagione è qualcosa di difficile realizzazione, soprattutto è una vittoria figlia di programmazione che è partita 4 anni fa, mi dispiace che il nostro lavoro venga esaltato quando si vince, avessimo perso ai rigori o preso gol con la Roma magari si sarebbe esaltato di meno. Sicuramente è qualcosa di grande, piĂą passerĂ  il tempo e piĂą passeranno gli anni che ci si renderĂ  conto di quello che si è fatto”.

Importante al di là dei numeri e delle vittorie produrre giocatori per la Prima squadra: ha già parlato con Baroni? Quanto è stato importante un ritiro condiviso?
“Siamo stati impegnati perchĂ© eravamo lontani da Torino, ho conosciuto Baroni dieci giorni fa, l’idea del ritiro insieme vale la continuitĂ  di un lavoro partito anni fa di condivisione. Io ho sempre detto che l’obiettivo primario è quello di produrre giocatori, non è che adesso che si è vinto lo scudetto cambierĂ  qualcosa, non cambia la comunicazione, parlano i numeri per questo, era stato fatto un grande lavoro, deve essere il principale obiettivo, vincere trofei fa piacere a tutti. Si accendono i riflettori quando”.

Quanti giocatori faranno i professionisti in percentuale?

“Domanda a cui è difficile rispondere, io posso vendere ideee, ognuno vede le sue cose a suo modo, io credo ci siano giocatori che hanno le possibilitĂ  ma da qui a quando avverrĂ  cambierĂ  qualcosa. Alcuni sono giovani, in questo caso vorrei spegnere la luce di attenzione su questi ragazzi. Ci sono giocatori potenzialmente idonei al percorso come giĂ  avvenuto con altri ma io sono pragmatico e freddo, Cacciamani è partito con la 18 e nessuno ne parlava, potrei dire un nome ma poi ne verrebbero magari fuori altri due. I ragazzi devono rimanere con i piedi per terra, c’è ancora tanta strada, ci sono due giocatori per annata che possono avere questo obiettivo ma non posso dire chi”.

Sul Robaldo: quali sono le tempistiche?
“Da agosto quando ripartiranno i piĂą piccoli, dall’Under 16 all’Under 13 si alleneranno lì e faranno lì i campionati perchĂ© spogliatoi di campo 3 e campo 4 i ragazzi potranno svolgere la settimana tipo. Le tre maggiori invece ripartiranno ad Orbassano fino al completamento della struttura piĂą corposa, quella con palestra e uffici, nel momento in cui sarĂ  completata andremo dentro. Idealmente a gennaio saremo lì, ci sono tempi tecnici e quindi il nostro obiettivo è che da gennaio 2026 le squadre saranno lì, A quel punto i campionati saranno lì”.

Avete giĂ  deciso quali saranno gli allenatori del prossimo anno?
Intanto dico che mi è dispiaciuto esonerare Tufano, non avevo mai sollevato dall’incarico qualcuno e gli chiedo scusa perchĂ© non è una cosa che eticamente mi piace. Abbiamo cambiato assumendoci dei rischi, abbiamo stravolto tre gruppi ma ho avuto fiducia negli allenatori che abbiamo spostato e coinvolto in questo tipo di passaggio. Innegabile che queste scelte abbiano pagato e quindi il prossimo anno si ripartirĂ  da Fioratti, Vegliato e Rebuffi, stiamo facendo valutazioni all’Under 16 ma quello che vi posso dire che ripartiremo da loro perchĂ© sono persone con cui si può condividere un lavoro e ci si può confrontare, con cui si può lavorare insieme”.

La cosa piĂą positiva di questi 4 anni?
“Ho parlato poco in questi anni perchĂ© sapevo di dover dimostrare, insieme al mio gruppo, a Caprari il mio braccio destro. Mi fanno piacere i fatti, dimostrano il lavoro. Il destino ha voluto che vincessimo lo scudetto col primo gruppo ereditato al primo anno, gruppo figlio del lavoro fatto. La cosa che mi rende felice è questa, quella di aver dimostrato con le parole che abbiamo portato a termine dei progetti”.

Che valore aggiunto dĂ  il Robaldo?
“Abbiamo investito due anni fa su Orbassano per avere maggiore controllo su queste squadre e lavorare meglio con loro. Ora entriamo in una nuova dimensione, ci porterĂ  tanto, significa che apriamo una finestra e abbiamo i ragazzi lì sotto, possiamo avere tutti sotto controllo, i ragazzi si possono conoscere. Fino ad ora era quasi impossibile”.

Quali sono i pilastri su cui si basa il suo lavoro?
“Senza strutture, programmazione e lavoro di scouting non si poteva andare da nessuna parte. Abbiamo dato una organizzazione piĂą capillare, inserendo piĂą figure perchĂ© attorno a giocatori e staff c’è bisogno di una organizzazione grossa. Sono 150 persone che lavorano nel Settore e la prima cosa è stata questa. La seconda è stata fare il lavoro sulle strutture nel minor tempo possibile. Quindi il convitto, i campi, gli investimenti. Abbiamo preso dei mezzi di trasporto nuovi, navette, abbiamo ampliato quel servizio. In ultimo lo scouting, il reclutamento dei giocatori, con il lavoro piĂą settorializzato. Scouting estero, territoriale e nazionale. Vorrei dire che dietro ho un gruppo che lavora ancora piĂą di me ed è un grazie pubblico che faccio”.

Come si spiega la crisi a livello di Nazionale e il fatto che i giocatori abbiano poco spazio mentre le under nazionali, per esempio, ottengono grandi risultati?
“Non posso avere la veritĂ  in tasca ma non ci dobbiamo fare abbagliare dai risultati, contano altri valori per arrivare a produrre i risultati. Non solo quelli che dimostrano il valore delle squadre, i valori ci sono ma poi servono delle valutazioni. Poi serve attenzione da chi sta sopra verso il Settore giovanile perchĂ© se non conosci non puoi accompagnarli. Con Moretti e Vagnati ci confrontiamo, spesso”.

Il gap con la Juventus a livello di vivaio si è accorciato in questi anni? Cosa sarà chiesto a Baroni?
“Non chiederò nulla perchĂ© sarò semplicemente a disposizione, io sarò a disposizione se avrĂ  bisogno, la cosa che spero che accada è che ci sia quello che stiamo facendo. Sul gap con la Juve, sicuramente ho capito bene da subito la rivalitĂ  a livello giovanile, io ho sempre detto di fare la nostra strada, se noi guardiamo gli altri perdiamo quello che è il nostro focus, altrimenti perdiamo tempo ed energie. Rispetto a 4 anni fa i derby sono piĂą combattuti, noi dobbiamo avere una nostra strada e non guardare la Juve. Sicuramente rispetto al primo anno adesso possiamo fare le partite e giocare alla pari, questo vuol dire che il gap è stato ridotto”.

La seconda squadra: discorso fattibile?
“Credo che la decisione non debba spettare a me ma è un’idea che debba partire dal presidente o dal direttore. Dobbiamo alzare il livello, chiaro che in questo momento la seconda squadra la fanno societĂ  di un certo livello, dobbiamo avere giocatori di alto livello che possano entrare dalla porta principale e fare il loro percorso dalla B. Semmai dovessimo pensarci dovremmo avere gruppi forti e qualitativi, perchĂ© poi c’è un meccanismo per cui devi essere pronto”.

Trova utile la seconda squadra?
“Velocizza il percorso di qualcuno, è innegabile che in certe annate qualcuno è piĂą avanti e la seconda squadra permette di saltare categorie e bruciare delle tappe e formarsi in maniera diversa. Poi bisogna sempre analizzare il club in cui si fa il percorso”.

Quanto è difficile trovare giocatori italiani?
“Credo serva però anche autocritica. Anche noi dobbiamo migliorare come mentalitĂ , senso del lavoro. Non dobbiamo pensare di essere i piĂą bravi o quelli che hanno inventato il calcio e i nostri ragazzi devono avere meno alibi”.

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ultimo aggiornamento: 25-06-2025


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carlo m
carlo m
5 mesi fa

Oh mi piace questo Ludergnani, come parla: sembra di un altro pianeta. Dice di non lamentarsi. Ne abbiamo uno con le idee chiare. E poi, di bello, c’è che si vede, nel contesto ancora reale delle cose, qualcosa di irriducibile, cioè l’essere granata da parte dei ragazzi e del mondo… Leggi il resto »

guidone
guidone
5 mesi fa

GD cerebroleso è tornato ad impestare il sito,sto venditore di sansa del centro Italia….stai attento..

carlo m
carlo m
5 mesi fa
Reply to  guidone

Guidone, c’è un bisogno di colpire, specie se è quotidiano, da parte sua, ma anche da parte di altri. Chi cerca la rogna, la lotta, a mio parere non lo fa solo perchĂ© “tanto come faccio a non leggere i suoi commenti?”, lo fa per altre ragioni e per altri… Leggi il resto »

Last edited 5 mesi fa by carlo m
guidone
guidone
5 mesi fa
Reply to  carlo m

non serve a nulla ignorarlo,si è già tentato nel passato.questo individuo,insieme ad altri 2,meriterebbe una visitina di persona, da uomo a uomo,ma ha sempre rifiutato ,codardo e provocatore,per cui vadano tranquillamente a quel paese,e solo insulti per loro!!!!

Last edited 5 mesi fa by guidone
bogaboga77
5 mesi fa

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