Dopo la pesante sconfitta contro il Verona, il Torino Primavera si prepara per il derby contro la Juventus
È chiaramente un momento no per il Torino Primavera, che dopo un buon inizio di campionato che aveva fatto ben sperare si è inceppato senza più riuscire a riprendersi. I granata vivono un periodo difficile ormai da dicembre, e neanche nel nuovo anno sono riusciti a trovare la continuità necessaria per poter avvicinarsi alla zona playoff. Nell’ultimo turno è arrivata una pesante sconfitta per 0-5 contro il Verona che è sembrato tanto un De profundis per la squadra di Tufano, che deve riordinare le idee il prima possibile in vista del derby. Sabato infatti i torelli saranno ospiti a Vinovo della Juventus, in una sfida che sa tanto di ultima spiaggia.
Il momento delle due squadre
Juventus e Torino arrivano a questa importante partita dopo una sconfitta, ma con umori totalmente opposti. I bianconeri avevano infatti ottenuto prima due vittorie consecutive, e saranno arrabbiati per aver perso contro la Roma all’ultimo istante di gara, mettendo a rischio anche la qualificazione ai playoff; i granata invece hanno ottenuto 2 sconfitte e un pareggio nelle ultime tre partite, ma i 5 gol subiti dal Verona sono stati una vera e propria batosta. Il derby è però sempre una partita a sé, e bisognerà mettere da parte le sensazioni e le emozioni dell’ultimo periodo. Servirà scendere in campo concentrati, con la vittoria come unico obiettivo.
Il derby d’andata
Servirà anche una prestazione come quella del derby d’andata, che sembra essersi giocato una vita fa quando sono passati invece poco meno di 5 mesi. In quell’occasione i ragazzi di Tufano stavano vivendo un buon momento della stagione e si presentavano alla stracittadina con tre vittorie di fila all’attivo, mentre la squadra allenata da Magnanelli aveva perso da poco contro la Fiorentina. Quello fu un grande successo targato Raballo, che diede una spinta importante ai torelli. E allora, sabato bisognerà replicare.

Vi sono alcuni ragazzi che indossano questa maglia che non sono degni neppure di giocare nell’oratorio,e addirittura arrivano dall’estero ; questa è la dura realta’