Un 3-0 con cui i granata hanno ipotecato il passaggio del turno: il Toro batte il Debrecen al Moccagatta e il ritorno in Europa è dolce
C’erano caldo e zanzare, come non fosse già abbastanza il calore che il Moccagatta ha riservato al Toro. Ed è iniziata come era finita due mesi fa: sarà che la squadra era quella che già ha chiuso la stagione, con un settimo posto poi valso l’Europa, sarà che gli schemi sono da considerare già assorbiti, ma il Toro è andato sul sicuro. Al di là della dovuta scaramanzia, quello che era il turno giudicato più pericoloso, per la differenza di preparazione con gli avversari, ha visto una sola squadra in campo ipotecare già la qualificazione.
Le certezze e le sorprese
Le certezze si chiamano Ansaldi e Belotti, ma non si può non sottolineare la maturità di Lukic, entrato in campo come un veterano, o la grinta di Zaza, un vero toro bravo a sfruttare il tempo a disposizione per lasciare il segno.
Di nuovo 3-0 come già in quella sfida d’esordio contro il Brommapojkarna di cinque anni fa, quando il Toro aveva poi dato vita ad una cavalcata terminata agli ottavi di finale. La strada è lunga, il Toro è pronto a giocarselo. Certo con quella ciliegina di mercato…
Granita, fatti dare in dotazione un portatile e un cavo lungo come la lingua. Dopo le 16.45 abbiamo comunque necessità di uno che imbelle.
Calciomercato zero, la partita eccezionale di zazzà a Bormio e quella di ieri fanno suonare i tromboni.
ps. Comi compie o ha compiuto gli anni di recente. Avrà mangiato la torta???? si scherza eh?