Che tenga un profilo basso per aziendalismo o per non scoprire le carte poco importa: il Toro di Firenze ha poco a che vedere con Giampaolo e la sua filosofia
Non serve girarci intorno: non è questa la squadra con cui Giampaolo può affrontare la stagione. Per prudenza, per strategia e per un pizzico di aziendalismo ieri l’allenatore ha detto – in sintesi – che va bene così: che ha giĂ il regista in casa, Rincon, che Berenguer è in grado di fare il trequartista, che è solo una questione di minuti nelle gambe. Che ci creda o no, che siano state delle frasi di circostanza o meno, poco importa. Il fatto che le abbia pronunciate a mercato ancora aperto e forte di un confronto costante con presidente e ds può dare ad esse un altro significato. Ed è quello che ci auguriamo tutti, anche perchĂ© quello di Firenze non era solo un Toro fuori forma e imballato, ma una squadra lontana anni luce da quella che il suo allenatore ha in mente. Non si mette in discussione la professionalitĂ di Rincon o l’abnegazione di Berenguer: si dĂ per scontato che non è questo il gruppo con cui Giampaolo aveva in mente di lavorare. O almeno non del tutto.
Ecco perchĂ© ora la palla passa a Cairo e Vagnati: solo se l’allenatore avrĂ i giocatori richiesti – ma il dubbio che possa eventualmente “lamentarsi” resta – allora si potrĂ approfondire la questione. E che il regista non sia così necessario è un’affermazione quantomeno contestabile, almeno agli occhi dei tanti osservatori esterni.
Ad oggi il giudizio resta dunque sospeso e non perchĂ© qualche aspetto abbia convinto – non può mica stupire la prestazione di Sirigu – ma solo perchĂ© non è per niente il nuovo Torino di Giampaolo. Di nuovo ha poco, di visto e rivisto ha invece tutto. E lo sa bene pure l’allenatore.
Concordo con l’articolo…niente di nuovo,nemmeno l’atteggiamento è cambiato…speravo almeno in quello x cominciare…
Dico la mia…nel primo tempo NON mi sono dispiaciuti, per buona parte hanno preso in mano la partita, la prima occasione l’abbiamo avuta noi con Berenguer, loro ci hanno spaventato sulla sinistra con Biraghi (poca pressione addosso, troppo libero di crossare comodamente) e al centro poco attenti a Kouamè, forse… Leggi il resto »
A tutto ciò che è stato detto riguardo le nostre lacune giĂ conosciute, aggiungo alcune considerazioni/preoccupazioni; ero certo che almeno nei centrali fossimo all’altezza, invece Kouamè per 3 volte ha potuto colpire di testa indisturbato a centro area…meno male che era kouamè e che in porta c’era Sirigu. Vojvoda non… Leggi il resto »
Ma forse anche nei piedi
se non c’è cuore nel vertice,non lo trasmetti ai pedatori
Hai ragione
In effetti era quello che intendevo.
Non si lavora sulla testa, perché non c’è cuore e non si ha la mentalità vincente.
I giocatori questo lo patiscono.
Bisognava rifondare..cosi non avevi bisogno di eliminare scorie passate.. Era giĂ qualcosa