Non solo i problemi in difesa, colpa anche delle lacune di mercato della dirigenza granata: la squadra sembra ormai irriconoscibile
Dal Toro che quando fa il Toro può battere chiunque al Toro che ormai può perdere contro chiunque. Un girone fa la partita perfetta e la celebrazione di una squadra combattiva guidata da un tecnico che della grinta ha sempre fatto uno stile di vita: da giocatore e poi da allenatore. Ed è per questo che vedere Sinisa Mihajlovic togliere il piede dall’acceleratore suona quasi come una definitiva resa. Era Mihajlovic il garante di un Toro chiamato a non porsi limiti e a giocarsela fino in fondo, di un Toro che aveva il compito di fare il salto di qualitĂ almeno sul piano del carattere, nella speranza che i risultati sarebbero arrivati di conseguenza. La svolta in negativo della stagione dei granata, ieri battuti da una Roma che ha quasi avuto vita facile, ha una lunga serie di imputati. Gli errori di agosto sono stati mascherati da un avvio di stagione esaltante: vittorie con le grandi, gol a raffica di Belotti, tridente da sogno. Quegli errori che un 2017 meno propizio ha messo in luce, ad uno ad uno.
La gestione delle risorse non è stata oculata, certi addii sono stati (volutamente?) sottovalutati: ma non sono solo le carenze del mercato ad avere inciso negativamente sul rendimento di un Toro che nemmeno quest’anno è riuscito ad essere sorpresa fino in fondo. L’impressione è che le defezioni in difesa e i ricambi non all’altezza siano il perfetto alibi per chi invece continua a tradire le aspettative. Il presidente Cairo ha definito questa rosa la migliore dei suoi dodici anni: non sarĂ certamente contento di sapere che nelle prossime tredici giornate, Belotti a parte che sembra ormai fare un campionato a sĂ©, il valore della suddetta rosa è destinato a calare, inesorabilmente. La difesa fa acqua e i ricambi non sono all’altezza: recitare il mea culpa potrebbe non bastare a Cairo e Petrachi. Non passino però sotto silenzio le mancanze di una squadra irriconoscibile: dal capitano designato Benassi, ombra di se stesso, a Baselli, passando per Ljajic e per la scommessa Iturbe. La rosa è all’altezza di un campionato di livello? Allora il presidente Cairo faccia le sue valutazioni: altrimenti si potrebbe cominciare a pensare che i famosi 35 milioni siano stati spesi veramente male.
Cairo è uno che si presenta proponendo “Crema di mais e pesce veloce del Baltico” mentre ti mette sotto il naso “Pulenta e MerlĂĽss”. Se chiedi spiegazioni ti manderĂ -dallo chef -dal maitre di sala -dallo sguattero -comunque da chiunque altro diverso da lui. E allora? E allora non si… Leggi il resto »
Fantastico!ahahahahaahah……Presiniente beccate questa!Il Metaclassifica di Alessandria fanculista di pathos emozionali e fancazzista di qualsiasi sogno e speranza delle nostre Genti è ad un bivio:la madre di tutte le plusvalenze lo metterĂ nudo al muro delle sue responsabilitĂ !Non molliamo cari compagni,abbiamo il diritto di sognare una vera SocietĂ ,una vera Nuova Storia… Leggi il resto »
Vista partita Mcity Monaco…..??? Ma di che cosa parlate ..!?vivacchieremo sempre e comunque cari fratelli granata. Vedo comunque che per chi ha vissuto la maratona dal 1970 in avanti, c’è una saggezza che i tifosi di recente generazione non hanno. Contento di ciò che ho oggi, ma non felice….. Comunque… Leggi il resto »
Veramente commovente…degno del miglior “lecchino di punta” a libro paga di Braccino & C….!!!
Oggi ti sei veramente guadagnato il tuo voucher.
Braccino manimozze è orgoglioso di te e degli altri “addetti” del call center di RCS.
Dai Cairo stupiscimi fai i fatturati di ADL e con le plusvalenze di ADL. Vuoi dirmi che non sei al livello di ADL, che non hai la grinta, le capacitĂ e le conoscenze di ADL. Vuoi dirmi che nel calcio vali meno di ADL ? Stupiscimi se vuoi. Altrimenti è… Leggi il resto »