Serie A, 720 milioni di perdite se non si riparte. Chiesti aiuti al Governo

Si è svolta un’altra assemblea di Lega Serie A per discutere: sul tavolo la questione economica. I club chiedono aiuto al Governo

L’emergenza coronavirus e tutte le conseguenze che ne derivano, hanno costretto la Serie A ad un’altra assemblea straordinaria che si è tenuta oggi, 24 marzo 2020. Sono diversi gli argomenti di discussione che sono stati affrontati per via telematica. Su tutti le ricadute che la pandemia avrà dal punto di vista economico. Resta un’incognita, per ora, la sorte del campionato, con la maggioranza dei club che è propensa a portarlo a termine, ma c’è chi lo considera finito. L’annullamento è tra le opzioni su cui si discuterà in futuro.

Chiesti aiuti al Governo: ecco quali sono

Nel corso della riunione, i club hanno quantificato in 720 milioni la perdita prevista in caso di definitivo stop alle partite: mancherebbero, infatti, gli introiti di diritti televisivi, botteghino e merchandising. E’ arrivata dunque la richiesta che il Governo elabori al più presto un piano d’emergenza efficace per evitare il collasso totale del sistema.

I punti inseriti nel documento, che verrà consegnato a CONI, Figc e Ministero dello Sport, sono direzionati su diversi fronti. Gli aiuti dovrebbero prevedere:

• un intervento per modificare il costo del lavoro;
• diversi piani di ammortamento e finanziamento;
• la riorganizzazione dei diritti televisivi;
• un piano di incentivi per la costruzione di nuove infrastrutture

La ripresa del campionato, di cui ha parlato Infantino, è prevista per maggio, con partite ogni 3 giorni in modo da concludere entro fine giugno e far ripartire la stagione successiva secondo i ritmi normali. Intanto le finali di Champions ed Europa League sono state spostate al 24 e al 27 giugno, ma molto dipenderà dalle situazioni negli altri Paesi, che seguono tempistiche diverse.