Toro in superiorità numerica dall’8 del primo tempo: ma con lo Spezia finisce 0-0 e la classifica si muove troppo poco
Un solo punto nello scontro diretto che era da vincere a tutti i costi. Il Toro non val al di là dello 0-0, giocando dall’8′ in superiorità numerica. Un risultato che sa davvero di sconfitta, considerata la pericolosità della classifica. La prima novità di formazione è in difesa. Giampaolo cambia ancora, lo ha fatto più volte nel corso della stagione, dando fiducia a Buongiorno dopo la buona prova in Coppa Italia, e tenendo quindi in panchina Lyanco, con Bremer che va a fare il centrale. Fiducia a Murru sulla fascia sinistra mentre a destra rientra da titolare Singo, visto a San Siro a gara in corso. La partita cambia direzione dopo cinque minuti, non per un gol ma perché Vignali entra con la gamba un po’ troppo alta su Murru. Fabbri dà il giallo, Banti lo chiama al Var e il replay porta il direttore di gara a tramutare in rosso il cartellino. Così lo Spezia al 7′ si ritrova già in dieci, situazione che porterà Italiano qualche minuto dopo a richiamare in panchina Farias per inserire Estevez. Eppure il primo tiro è proprio dello Spezia al 12′, quando Pobega prova a fare paura a Sirigu. Il Toro prova a manovrare ma lo fa in maniera assolutamente prevedibile, avendo anche di fronte uno Spezia ben disposto in campo nonostante l’inferiorità numerica. La squadra di Giampaolo non tira in porta, lo fa solo lo Spezia che colleziona una doppia occasione: prima il sinistro di Gyasi trova pronta la risposta del portiere granata, poi la conclusione ravvicinata di Piccoli chiama ancora all’intervento Sirigu. E intanto in campo fioccano gli errori, specie di chi dovrebbe costruire, inventare, ispirare. Non succede: nessuno inventa, a Belotti non arrivano palloni giocabili, le giocate latitano, con l’eccezione di qualche tentativo di Singo.
Secondo tempo: lo Spezia resiste all’assalto finale
Giampaolo cambia sistema: al 1′ del secondo tempo in campo ci sono Lyanco al posto di Buongiorno e Zaza al posto di Izzo. Col 4-3-1-2 il tecnico spera così di avere più soluzioni in fase offensiva. La prima grande occasione del secondo tempo capita però di nuovo allo Spezia: Singo si fa portare via il pallone da Pobega con quest’ultimo che serve alla sua destra Marchizza che da buona posizione spara alto. Fuori Murru e poco dopo Verdi, in campo entrano Ansaldi e Gojak. Dalla mezz’ora in avanti il Toro alza il baricentro facendosi vedere con maggiore convinzione nella metà campo dei liguri, però a pressione non corrisponde precisione. Al 90′ Ansaldi va vicinissimo al gol: il pallone diretto al secondo palo esce di pochissimo. Il Toro chiude in attacco ma dopo 4′ di recupero il risultato non cambia: è un pareggio che sa di sconfitta.
chi va in campo sono i giocatori, loro sono i primi colpevoli, ok tutte le menate su cairo che deve vendere. pero’ questi sono scesi in campo per non vincere, solo gli ultimi 10 minuti abbiamo giocato come si doveva giocare dall’inizio. ecco questo io non me lo spiego, non… Leggi il resto »
Un acquirente serio se mai ci fosse e fosse anche facoltoso acquisterebbe la squadra in serie A e non dove ci stanno accompagnando … poi spero che il ns pres sparisca domani mattina per sempre
L’idea di Patrignani è una gran cosa. Far morire di inedita e staccare la spina alla latrina cairese, investire la nostra vecchia e solida passione per il Toro in un nuovo progetto: che parta dalla Lega Pro ASSOLUTAMENTE non mi importa. Se quel che si dice in giro sul potenziale… Leggi il resto »