Sintesi e commento di Torino-Hellas Verona: dopo un primo tempo in equilibrio, non cambia l’inerzia del match che si chiude sullo 0-0
Lazio archiviata ed è di nuovo tempo di calcio per il Torino, che affronta fra le mura amiche una delle grandi conquiste di Juric, l’Hellas Verona, in grado di evocare sempre grandi ricordi ma al contempo di rendersi un’avversaria ostica da affrontare. E lo sanno bene Zapata e compagni, che strappano un solo punto in vista del Derby della Mole. Se sul campo arriva un pareggio, lo stesso non si può dire a livello di organico: Juric perde infatti Saba Sazonov, pedina importante per la difesa granata, giĂ senza Buongiorno. Il morale resta basso, così come la media degli attaccanti, a reti inviolate anche questa volta.
Il primo tempo: reti inviolate e Sazonov out
Un Toro messo a nuovo quello che Juric propone al “Grande Torino” contro il Verona. Con Sazonov ancora in difesa al posto di Buongiorno, è il moemnto di Soppy titolare in fascia. Tra i settori di campo rimescolati, c’è poi la trequarti, che vede Seck titolare assieme a Radonjic a sostegno di Zapata. Amione e Cruz le novitĂ in casa gialloblĂą. Il senegalese granata non fa rimpiangere i compagni di reparto, aprendo le danze al 2′, con un tentativo da destra. Il tunnel a Montipò però non gli riesce. La gestione di palla granata intanto comincia a far innervosire il Verona, che conquista primo giallo del match targato Magnani al 9′. Con esso, arriva anche un’inziezione di fiducia: gli scaligeri crescono a suon di calci piazzati, ma la difesa avversaria si fa trovare pronta e, al momento opportuno (17′) sfrutta una ripartenza di Zapata e si crea un’occasione. Arriva però un brutto colpo Sazonov che, se inizialmente sembra farcela, è poi costretto a lasciare il suo posto poco dopo a Tameze. Mentre il Toro si riassesta, il Verona continua per la propria strada creando qualche occasione. Concretizzarle è però ancora una possibilitĂ lontana, così come per i granata: Radonjic tenta un’imbucata al 28′ ma viene murato. Ci riprova poco dopo conquistando un corner, cosa che tenta anche Ilic al 39′, ma non bastano. Si alzano i giri del motore granata con Zapata, che continua la scia di calci d’angolo, provando poi a recuperare un pallone subito dopo. L’ultimo a provarci nel 2′ dei 3 minuti di recupero previsti è Lazaro, che salta Terracciano per un’imbucata finale. Montipò devia la sfera e rimanda tutto al secondo tempo.
Il secondo tempo: attacco che non incide
Un cambio all’intervallo per i gialloblĂą, con Coppola dentro per Dawidowicz. Il match riprende tra i cori contro la Juventus. Dopo qualche minuto a rilento, arriva una punizione golosa conquistata da Radonjic al 6′. Ancora una volta però, i calci piazzati si rivelano ostici per i granata. Juric, poco soddisfatto del rendimento dei suoi, ricorre a Vlasic e Linetty per Radonjic e Ilic. Il Toro carbura e prova a creare un’occasione con Ricci. Rimane però a terra Amione. L’arbitro ferma il gioco e Baroni ne approfitta correndo ai ripari: dentro Faroni e Djuric. Gli effetti sperati arrivano con il neoentrato ex Udinese al 16′, che sfiora la porta. Al 18′ risponde Ricci, che si infila in area ma viene abbattuto. Ci prova poco dopo Seck, con un tiro deviato in corner. A sfruttarlo ci pensa Lazaro, che mette la sfera a disposizione di Tameze con una pennellata al 23′. Si scaldano gli animi e a cadere nel tranello è proprio l’ex Verona, primo ammonito granata della sfida. Ancora lui al 28′, prova a sfruttare un corner di testa ma non trova l’imbucata. Baroni, che vede i suoi subire, mette mano alla panchina, inserendo Saponara per Ngonge e l’effetto si vede subito. Rovesciata pericolosa di Djuric, bloccata dalle manone di Vanja. Ultimi cambi per Juric, con Bellanova e Karamoh per Soppy e Seck, che portano a un guizzo. Al 37′ Vlasic si costruisce il tiro, allontanato male da Coppola. Schuurs recupera il pallone e cerca l’incrocio dei pali ma non lo trova. Finisce i cambi anche Baroni con Hongla per Suslov. Il suo Verona al 41′ genera poco dopo una scintilla su un errore difensivo di Bellanova, ma non la infiamma. Con i soli 5 minuti di recupero rimasti, nessuna delle due squadre trova la precisione e l’inerzia necessarie a sbloccare il match. Reti inviolate tra i fischi allo stadio “Grande Torino”.

Anche quest’anno in perfetta simbiosi con gli obiettivi: salvezza e niente piu’, esatto esatto come manda il ratto padrone… GTDC. SFVCG. Ma almeno giocare un poco a football, e’ chiedere troppo???
spettacolo che non esito a definire macabro.una sequenza di errori imbarazzante. Anche Juric faccia un mea culpa
In perfetta Media Cairese, nessuna sorpresa. In compagnia di Sassuolo, Monza e Frosinone, sotto la viola e il Bologna.
Solo un imbecille incompetente della scimpanzeria si poteva esaltare per la leggendaria vittoria a Salerno o il golletto alla fine col grifone.
Cairese questo è, da sempre e per sempre.