2010-2019, la storia dell’ultimo decennio del Torino tra gioie e delusioni, speranze e rammarichi / Parte 3: con il 2012 i granata sono tornati in Serie A

Nel decennio 2010-2019 c’è stata la svolta per il Torino. Il club granata è infatti riuscito a risollevarsi da uno dei periodi piĂą bui della sua storia, tornando a competere nella massima Serie. L’anno che ha fatto da tramite per il passaggio definitivo dalla Serie B alla A è stato il 2012, con il club sotto la guida di Gian Piero Ventura. Il tecnico genovese ha iniziato il suo ciclo nella stagione 2011-2012, facendo ottenere la promozione al Torino dopo alcuni anni e confermandosi come unico allenatore alla guida dei granata dopo diverso tempo. Con lui è cominciata la ricostruzione del club, che con la dodicesima stagione nella Serie cadetta, ha chiuso il filotto, potendo ripartire dai massimi livelli.

Il 2012 del Torino: le tre partite

17 marzo 2012, Juve Stabia-Torino 1-1: la partita simbolo del giro palla di Ventura, quella a cui si fa riferimento per il titic-titoc. Tra le partite incise nell’immaginario comune del Toro nella sua ultima stagione in B, troviamo il pareggio rimediato a Castellammare di Stabia, alla 31^ di campionato. Da lì è nato il modo di giocare di Gian Piero Ventura in fase di possesso palla, con passaggi orizzontali tra i difensori ed il portiere. Durante il match contro la Juve Stabia, i granata diedero vita ad interminabili minuti caratterizzati da questo modus operandi, valso un pareggio per le reti di Sau al 34′ e Sgrigna al 40′.

20 maggio 2012, Torino-Modena 2-0: la partita della promozione in Serie A. Quella contro il Modena è sicuramente definibile come una sfida memorabile, perchè ha determinato il salto definitivo in massima Serie per i granata. Provvidenziali le reti di Oduamadi su rimpallo e De Feudis, subentrato al compagno autore della prima rete, che hanno portato il risultato sul 2-0 confermando la promozione, coronata da una grande festa. Tre anni di attesa per poter festeggiare il ritorno del Toro dove gli compete.

1° dicembre 2012, Juventus-Torino 3-0: il primo derby dopo tre anni. Non il migliore dei modi per festeggiare il compleanno del Toro, di due giorni piĂą tardi, da parte dei granata. Il 3-0 rimediato contro i rivali di sempre ha però eletto Glik come capitano (lo sarebbe diventato piĂą avanti), grazie ad uno degli interventi puniti con un cartellino rosso piĂą famosi di questa stracittadina. E’ il 36′ minuto e Giaccherini è con il pallone tra i piedi, quando il difensore polacco del Toro si lascia trasportare dalla foga agonistica e travolge l’avversario rimediando un espulsione diretta e costringendo i compagni all’inferioritĂ  numerica. Un intervento non bellissimo ma nemmeno da rosso.

Il 2012 del Torino: l’evento

Il 2012 è sicuramente rimasto impresso nei ricordi di molti come l’anno della promozione in Serie A. Con Ventura, i granata portarono a casa 83 punti, insufficienti a vincere il campionato, portato a casa invece dal Pescara. La seconda posizione permise comunque la risalita assieme alla Samp in massima serie. Furono 24 le vittorie totali rimediate, con 11 pareggi e 7 sconfitte, raggiunti grazie a 57 gol fatti. Una media positiva che permise a Ventura di essere confermato anche per la stagione successiva, dove centrò la conferma in A.

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ultimo aggiornamento: 28-12-2019


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4 anni fa

non sparate tutte le cartuccie in una volta…ne mancano 7…centellinatene… è un attimo tornare a copiare e incollare da TG…e TN…

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