Con tre gol e un assist in due giornate, Ansaldi ha numeri da Leo Messi. Il Torino ha un trascinatore (e goleador): Mazzarri non può farne a meno

Tre gol e un assist in due giornate, numeri e sostanza griffati Cristian Ansaldi… ma anche Lionel Messi. Sì, i due argentini di Rosario hanno in comune non solo nazionalità, città di provenienza e passato nel Newell’s Old Boys, ma anche il bottino conquistato tra il 7 e il 15 dicembre. Giorno uno: la pulce ne fa tre al Mallorca; due, 8 dicembre: il 15 del Toro serve a Zaza l’1-0 sulla Fiorentina e infila il 2-0 in contropiede. Poi, il fine settimana appena passato. Giorno uno, 14 dicembre: assist del diez per il momentaneo 1-2 di Suarez sul campo della Real Sociedad; due: Cristian si mette in proprio e batte Silvestri per due volte, nel 3-3 tra Torino e Verona. Totale, appunto: tre gol e un assist a testa. Il tutto in due giornate.

Tra Messi e Maicon: quelle evocazioni a parole e sul campo

E allora quell’evocazione di Ansaldi, nella zona mista del “Grande Torino”, non sembra più tanto casuale: “Sono stato tutta la settimana a guardare filmati di Messi e poi… ho preso la palla e ho iniziato a correre”, ha risposto a chi gli chiedeva se quello realizzato alla Viola fosse stato il suo gol più bello.

Di certo ora se la gioca con i due di Verona. Con il primo, soprattutto: bordata sotto la traversa dall’estrema sinistra, un omaggio “a specchio” alle prodezze dell’ex Inter Maicon. Un altro che da terzino diventava spesso goleador.

Torino, pari beffa a Verona. E Ansaldi…

Peccato che a troncare la gioia siano arrivati quei quindici minuti di disordinata follia: il rigore di Pazzini, il gol di Verre – sul quale Ansaldi ha la responsabilità di aver reagito tardi alla risalita della linea difensiva -, quello di Stepinski. 3-3.

“E’ difficile trovare le parole per descrivere quello che è successo oggi”. Ansaldi è sincero, sempre. E dal “Bentegodi” è uscito dispiaciuto più che compiaciuto. Il ritmo alla Messi è la gioia personale più grande. Che si affianca a quella derivante dalla centralità assunta a livello tecnico e umano all’interno del mondo Toro.

Ma Cristian vuole ancora di più e non lo vuole per sé. Bensì per una squadra che dal pareggio beffa in Veneto, adesso, deve trarre una lezione indimenticabile.

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ultimo aggiornamento: 18-12-2019


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Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)

Bava dovrebbe prendere una base a Rosario. Contatti WhatsApp col capo, costa nulla, pensioncina da 15 euro, pasti inclusi.

vecchiamaniera
5 anni fa

Dai,con tutto il rispetto x Ansaldi,l’unico che salta l’uomo e non ha paura di tirare con esiti sempre positivi,il paragone è fuori dal mondo.

Vanni(CAIROVATTENE IN BELIZE)
Reply to  vecchiamaniera

Appunto, in comune hanno che sono di Rosario.

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