L’esterno offensivo Berenguer deve ancora ambientarsi. Il Torino vuole un cambio passo, per capire se potrà essere presto tra i titolari
Manca poco meno di un mese alla fine del calciomercato e il Toro, tra cessioni e possibili acquisti, è ben lontano da aver chiuso il capitolo. “L’esterno d’attacco a sinistra? La società sa cosa serve. Ci serve ancora un centrocampista, un attaccante esterno e un vice Belotti. Ci servono altri tre giocatori”. Tre giocatori, chiede Mihajlovic, tra cui un esterno d’attacco sinistro. E Berenguer? Il giocatore non ha ancora convinto del tutto il tecnico nonostante il lavoro svolto sia in ritiro sia, negli ultimi giorni, sul terreno del Filadelfia. L’esterno sta crescendo, la tecnica non gli manca e nemmeno la grinta, tuttavia se in allenamento ha dato segnali positivi, nelle amichevoli è stato protagonista di prestazioni decisamente al di sotto delle aspettative. Poche luci e tante ombre, ancora, sul rendimento iniziale dell’esterno offensivo per il quale, tuttavia, sono da considerare tutte le attenuanti possibili. Una preparazione iniziata in ritardo rispetto ai compagni di squadra con cui deve ancora trovare la giusta intesa, le difficoltà di inserimento in un campionato nuovo e molto differente da quello di provenienza e la difficoltà di apprendere i nuovi schemi di Mihajlovic sicuramente hanno complicato l’ambientazione di Berenguer che, tuttavia, deve cambiare passo.
Indipendentemente dall’arrivo di un rinforzo, il tecnico granata ha la necessità, a pochi giorni dall’inizio del campionato, di poter contare a pieno su tutti gli effettivi e soprattutto di poterlo fare subito. L’esterno offensivo ha certamente dato segni di poter essere un valido elemento all’interno del gruppo granata ma il ritardo nell’inserimento in gruppo e negli schemi tattici della squadra potrebbe creare qualche problema di troppo. Il mercato, come accennato, è tutto tranne che chiuso e per Berenguer, questo, potrebbe rappresentare una lama a doppio taglio. L’eventuale arrivo di un rinforzo aumenterebbe a dismisura la concorrenza, mettendo in serio rischio la sua posizione nelle gerarchie di Mihajlovic, che ancora dopo Friburgo lo vedeva come “un pesce fuor d’acqua. Ci vorrà pazienza”. All’esordio in campionato manca ormai davvero poco, la stagione che, sulla carta, dovrebbe portare al raggiungimento dell’Europa, sta cominciando e il Toro non si può permettere di aspettare. Berenguer è avvisato: se vuole garantirsi la titolarità e la fiducia di Mihajlovic deve arrivare ad una svolta. Il prima possibile.
ragazzi ma che paragoni….. se Berenguer diventerà il nuovo (chi avete nominato? ah si ) Platini, Zidane Crespo Van Basten sono pronto a pagarvi una cena …e anche molto volentieri perchè vorrebbe dire che vinceremo anche tutto quello che hanno vinto loro!!!!!!!!!
A me basta che diventi il nuovo Iago Falque 😉
ahahaha speriamo, ma più che per la cena (che accettiamo comunque volentieri) lo spero per i trofei 😉
Ragazzi chi è allo stadio stasera di voi?
Io ci sono
Ancora non è iniziato il campionato e già si parla di partite da dentro o fuori…
Guarda che non lo diciamo noi…..ma è la regola della coppa italia . se vinci sei dentro se perdi sei fuori quindi DENTRO O FUORI .