Cairo: “Vendita? Non ho ricevuto offerte. Il 3-5-2 la soluzione migliore”

A margine del Festival dello Sport di Trento a Sportitalia, Cairo ha parlato anche del sistema di gioco del Torino

Il presidente Cairo intervistato da Sportitalia durante il Festival dello Sport, ha parlato anche del sistema di gioco, uno dei tanti utilizzati dal Torino in questa stagione: “Per proteggere la difesa bisogna anche avere un centrocampo che fa un certo filtro. Come abbiamo giocato a tre contro la Lazio, ovviamente la difesa è molto più coperta. In ogni caso, secondo me in questo momento Baroni troverà la quadra di tutto, lui ha la mia fiducia. Magari giocherà col 3-5-2, forse è il modo migliore per avere forza offensiva ma anche una protezione importante della difesa”.

Cairo: “Contestazione? Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”

Durante l’intervista con Aldo Cazzullo sul palco del Festival dello Sport, il presidente Cairo ha parlato anche della possibile vendita: “La contestazione? Io mi sono sempre comportato nella gestione del Toro come se tutti fossero a mio favore, non ho mai dubitato nel fare un investimento perché ero contestato, ho sempre pensato di fare le cose per il meglio della squadra anche se ero contestato. Ci sono quelli che mi contestano, ma anche tanti che mi chiedono foto, che mi scrivono di andare avanti. Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce“.

Alla domanda se ha ricevuto offerte per l’acquisizione della società, Cairo ha risposto: “Io al momento non ho ricevuto offerte, ho dato disponibilità, ma non ho offerte, non ho uno qua che mi ha detto ‘ecco qua, ti faccio un’offerta e prendo il Toro”.

Sul bilancio di questi anni il presidente ha risposto così: “Positivo, molto positivo, nel senso che sono contento di aver preso il Toro, mi sono divertito, poi come sempre come in tutte le attività ci sono dei momenti in cui le cose vanno molto bene e momenti in cui le cose vanno meno bene, però sono stati 20 anni di passione, di emozione con dei momenti anche molto belli e con dei momenti anche molto brutti. Però insomma, io sono contento. Se uno mi chiedesse ‘lo rifaresti?’, io risponderei assolutamente sì, nel modo più assoluto è una cosa che ho fatto volentieri, ho detto anche che non è che rimarrò al Toro a vita, poi dopodiché ci deve essere anche qualcuno che si candida a prendere il Toro e che dà quelle garanzie che è fondamentale avere, per non dare la società in mano a qualcuno che poi magari non riesce a portarla in porto e magari la sfrutta pure, è una cosa molto delicata abbiamo comunque centinaia di migliaia di tifosi“.

Infine, Cairo è tornato a parlare di quando acquisì la società granata e della sua gestione: “Io nel Toro ho messo 72 milioni di tasca mia in questi anni. La gente dice che guadagno dalle plusvalenze, dei diritti tv o altro, ma queste cose servono per pagare i costi. Nel 2005 ho aumentato il capitale sociale a 10 milioni, a quelli che mi criticano, alcuni sono coloro che avrebbero dovuto gestire il Toro di Giovannone, io dico che mi ricordo che nel Toro che ho preso il 2 settembre c’erano 8 giocatori esperti e il più bravo era Oscar Brevi che aveva 38 anni. Io ho fatto un aumento di capitale di 10 milioni per la compagna acquisti, inuma settimana ho preso 10 giocatori come Rosina, Stellone, Muzzi, Nicola, Balestri, Nicola. Il Torino perdeva 40 milioni all’anno prima che lo prendessi io”.