Non tutti i presenti al Consiglio di Lega hanno potuto votare: Lotito non ha diritto di voto. Ecco chi ha votato no al rinvio
Lazio-Torino si giocherà, o per lo meno la Lazio si presenterà all’Olimpico come se dovesse giocare contro il Toro: questo almeno è quanto è stato deciso dal Consiglio di Lega che si è riunito oggi confermando le indiscrezioni delle ore scorse e a cui ha partecipato anche Claudio Lotito, presidente proprio della Lazio. Ma il numero uno biancoceleste avrebbe per così dire fatto solo presenza in Consiglio. La decisione, che va contro le disposizioni dell’Asl di Torino, è stata infatti presa, come da regolamento, tramite una votazione a cui solo una parte dei presenti al Consiglio ha potuto prendere parte. Non tutti i convocati, infatti, hanno potuto esprimere un parere diretto e far valere la propria posizione tramite il voto. E uno degli esclusi è proprio Claudio Lotito che, esattamente come Marotta anch’esso presente, è uno dei consiglieri federali e di fatto non ha diritto di voto.
Lazio-Torino, ecco i nomi di chi ha confermato la sfida
Il presidente della Lazio, quindi, pur prendendo parte al Consiglio di Lega in questione non ha dunque votato il ‘no’ al rinvio di Lazio-Torino. Al contrario, a votare in merito alla conferma del match dell’Olimpico, sono stati gli altri 6 membri che, al contrario, posseggono diritto di voto, come previsto dal regolamento dello stesso Consiglio di Lega.
Oltre al presidente Dal Pino e all’amministratore delegato De Siervo, dunque, sono stati gli altri 4 consiglieri a decidere materialmente di non procedere con il rinvio di Lazio-Torino. Più precisamente, a votare per far disputare il match (in programma questa sera alle 18:30) sono stati il presidente del Milan Scaroni, quello dell’Atalanta Perscassi e i numeri uno di Cagliari e Verona: Giulini e Setti.
Prima fanno delle regole assurde che vanno contro al comune buon senso e alle disposizioni statali in materia di sanità pubblica e poi si ostinano a pretendere l’applicazione (illegale) di tali regole.
Ridicoli!!!
Mi stupisce (ma forse non dovrei) il sig. percassi: forse ha già dimenticato atalenta-Valencia e ciò che è successo a bergamo poco meno di un anno fa? è proprio vero, come diceva Einstein che l’unica cosa sicuramente infinita è la stupidità umana
Parere personale: se è vero che si sarebbero rischiate sanzioni penali non rispettandoi la decisione dell’ASL (cit. Gravina in data odierna) è possibile che chi ha votato in lega per non rinviare la partita non debba essere indagato per istigazione a reato?
secondo me assolutamente sì!
Ma infatti come ho già scritto in altro articolo non capisco cosa aspetta la magistratura ad aprire un fascicolo contro la Lega Calcio che istiga a fregarsene delle imposizioni che attuano gli Enti Sanitari.