Gli striscioni al Filadelfia contro la ripresa della Serie A non sono l’unica presa di posizione da parte di gruppi ultras: spunta un comunicato
“Migliaia di morti in ogni cittĂ ma voi pensate alla ripresa della Serie A”. Con uno striscione recante queste parole, nei giorni scorsi, la frangia piĂą calda della tifoseria del Torino aveva preso posizione nel dibattito sul prosieguo del campionato a fronte dell’emergenza coronavirus. Quelli granata, però, non sono gli unici ultras ad essersi espressi contro la ripresa, in questa fase. In Italia erano giĂ arrivati duri commenti di tifosi da Bergamo, Genova, Napoli, Roma e Lecce: ora la linea dura è finita in un lungo comunicato, sottoscritto da circa 350 tifoserie d’Europa.
Ultras d’Europa contro la ripresa dei campionati
Di seguito il contenuto del comunicato contro la ripresa dei campionati.
“L’Europa è nella morsa del Coronavirus. I governi hanno dichiarato il lockdown totale tutelando così la cosa piĂą preziosa che abbiamo: la salute pubblica, primo obiettivo per tutti. Per questo riteniamo piĂą che ragionevole pensare ad uno stop assoluto del calcio europeo. Chi gestisce quest’ultimo, invece, ha fin da subito espresso un solo ed unico obiettivo: RIPARTIRE. Siamo fermamente convinti che a scendere in campo sarebbero solo ed esclusivamente gli interessi economici e questo viene confermato dal fatto che il campionato dovrebbe ripartire a porte chiuse, senza il cuore pulsante di questo “sport popolare” : I TIFOSI. Ci è piĂą che lecito pensare che, ancora una volta, la supremazia del denaro vada a calpestare così il valore della vita umana. Pertanto, chiediamo fermamente agli organi competenti di mantenere il fermo delle competizioni calcistiche finchĂ© affollare gli stadi non tornerĂ ad essere un’abitudine priva di rischi per la salute collettiva. Se il sistema calcio si trova in una situazione di tanta difficoltĂ , la colpa va attribuita alla mal gestione degli ultimi decenni. Mal gestione che abbiamo sempre messo in evidenza con il solo ed unico fine di tutelare e salvaguardare lo sport piĂą bello del mondo”.
“Oggi il calcio è considerato piĂą come “un’industria” che come uno sport; dove le PAY-TV tengono sotto scacco le societĂ , alimentandole con i propri diritti televisivi, permettendo così alle societĂ stesse di poter pagare stipendi spropositati ai calciatori e alimentando a loro volta la sete di denaro di procuratori squali, il cui unico obiettivo è quello di gonfiarsi il portafoglio. Un sistema basato solo ed esclusivamente su business ed interessi personali che se non verrĂ ridimensionato quanto prima porterĂ ad un solo ed unico fine: LA MORTE DEL CALCIO STESSO. – prosegue il comunicato – Teniamo a sottolineare che se gli Ultras avessero una minima intenzione di lucrare su quella che è la propria passione, come abbiamo potuto leggere dai media in questi giorni, spingeremmo per una ripartenza dei campionati anzichĂ© lottare affinchĂ© questo non avvenga, andando contro tutto il sistema calcio ed a chi lavora per esso, scrivendo assurditĂ di ogni tipo. Tutto questo deve cambiare. Siamo pronti a confrontarci con chi di dovere per riportare il calcio ai suoi albori, per tornare a vivere la nostra piĂą grande passione in prima persona, per far in modo che questo torni ad essere UNO SPORT POPOLARE”.

Arrivano gli stipendi , spariscono gli striscioni
Ahahahaha