Gioca bene per lunghi tratti ma le sue amnesie sono costate molti punti al Torino: ora Djidji ha tre settimane per ritrovare la serenità
“Gli errori capitano, Djidji sta facendo benissimo. Non perderà la mia stima e non deve perdere fiducia”. Così Ivan Juric a fine partita ha voluto pubblicamente rincuorare il suo difensore protagonista, ancora una volta in negativa, della rimonta subito contro il Torino. Come contro la Lazio, anche con il Venezia l’ivoriano ha concesso nel finale il rigore del pareggio agli avversari: se a queste due amnesie aggiungiamo anche quella nel recupero contro l’Atalanta, quando ha tenuto in gioco Piccoli non allineandosi ai compagni, gli errori pensanti iniziano a essere davvero tanti, troppi in appena sei partite di campionato.
Djidji: tre settimane (almeno) senza partite
Il turno di squalifica che dovrà scontare nel derby contro la Juventus e la successiva pausa del campionato per lasciare spazio alle nazionali permetteranno ora a Djidji di staccare in parte la spina, ritrovare serenità e fiducia. Per le prossime tre settimane, almeno, non scenderà in campo con il Torino, poi bisognerà capire se Juric realmente continuerà a concedergli fiducia.
Torino: Djidji deve cambiare marcia
Se Djidji tornerà o no titolare dipenderà anche dai progressi di David Zima (che nel derby potrebbe essere chiamato a sostituire proprio il numero 26) e dalle condizioni di Armando Izzo, che da tempo non vedo più il campo: prima per una contusione al polpaccio che lo ha tenuto fermo addirittura tre settimane, ora per una lombalgia. Certo è che il credito verso Djidji non può essere eterno: è un giocatore che già nelle precedenti stagioni in granata non aveva convinto, che a Crotone non ha certo brillato e che in questo inizio di campionato è già stato troppo spesso protagonista in negativo. Deve cambiare marcia, perché anche la fiducia di Juric non durerà in eterno.
Non è colpa sua, fa Il Calciatore lo mandano in campo e ci va. Il problema è di chi lo ha comprato e di chi lo schiera.
Io non me la sento di buttare la croce addosso a Gigì, almeno ieri non aveva grosse alternative, mentre con la Lazio ne aveva, se non dare fiducia al portiere per salvare il risultato parando il rigore. L’attaccante del Venezia era solo davanti al portiere! Se stiamo a puntare il… Leggi il resto »
Bravissimo, questo è parlare.
Il problema è che gli altri errori non sono determinanti invece quello di Djj Djj è palesemente determinante!
Quello di Mandragora è determinante, ma si fa fatica a dirlo
in una difesa che prende 6 gol da inizio anno in totale e che risulta la terza difesa del campionato sono assai determinanti anche gli errori che si fanno sotto porta. perchè in generale per incapacità o per bravura altrui(vedi gol di muriel alla prima) un gol lo puoi anche… Leggi il resto »
Questo non dovrebbe toccare il campo neanche sotto minaccia.
Un incompetente allo stato puro
Da mandare in tribuna a scaldare la sedia a fianco al diversamente alto di Masio.