L’allenatore serbo ha restituito al mondo Toro la mentalità vincente e ora anche il presidente Cairo mostra le proprie ambizioni e parla di Europa

Il tempo dirà se Sinisa Mihajlovic sarà stato o meno un allenatore degno di essere ricordato nella secolare storia granata. Tredici partite (considerata la Coppa Italia) sono un numero troppo esiguo per poter trarre un bilancio: quello che però già ora è evidente è che l’allenatore serbo ha cambiato la mentalità del Toro tutto, dai giocatori a parte della tifoseria passando anche per Cairo. La grinta e la voglia di vincere del tecnico hanno contagiato l’ambiente nel suo intero e ora nessuno, squadra in primis, sembra volersi accontentare. Anzi, ora c’è un Toro affamato che ha voglia di voler crescere davvero. Vincendo.

A Urbano Cairo le ambizioni non sono mai mancate, lo dimostrano anche i grandi successi imprenditoriali che negli anni ha raggiunto, eppure nel corso delle ultime stagioni persino il presidente granata raramente si è sbilanciato parlando degli obiettivi concreti della sua squadra. “La parola Europa non la dicevo prima perché non volevo mettere troppa pressione a Ventura, a cui non piaceva essere sotto pressioneha spiegato Cairo negli scorsi giorni ai microfoni di Radio 2ora invece la dico. Mihajlovic è uno che la pressione la cerca e quindi perché non dire quella parola?”. Parole, quelle del massimo dirigente del Toro, che testimoniano come l’effetto Mihajlovic abbia colpito anche lui. La mentalità vincente e tremendista del tecnico serbo si è abbattuta come uno tsunami sul mondo Toro, destando dal torpore anche quei tifosi a cui vent’anni di delusioni, di troppa serie B e di gestioni tecniche da “provinciale” avevano fatto perdere le speranze di poter vedere una squadra quantomeno lottare e provare a tornare grande.

Il Toro oggi per tornare in Europa, oltre che sui vari Belotti, Ljajic e Falque, può contare su un ritrovato spirito combattivo, quello che è mancato ad esempio nella scorsa stagione: probabilmente uno dei motivi del fallimento è da ricercare proprio nella mancanza di quella mentalità vincente e nella paura, mista all’incapacità di gestire determinate pressioni, da parte di chi, come Ventura, guidava la squadra. Ora che Mihajlovic ha restituito alla squadra granata quello spirito che ha caratterizzato buona parte della sua storia e, ora che Cairo è tornato a mostrare con serenità le proprie ambizioni da presidente del Toro, raggiungere determinati obiettivi, facendo sì che non sembrino frutto del caso, sarà più semplice.


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kobayashy
7 anni fa

Dai anche Trump a livello fiscale non scherza ???

Yanez
Yanez
7 anni fa

…per non parlare di quel tal faccendiere lussemburghese, un certo junker messo dai poteri forti a capo della commissione europea, già protagonista di uno scandalo finanziario-fiscale quando era primo ministro del suo paisiello nonchè paradiso fiscale, che non solo si permette di rispondere con un “me ne frego” (proprio a… Leggi il resto »

deankeatonbig
deankeatonbig
7 anni fa

Io da anni non guardo l’Italia,i gobbi me l’hanno rovinata,soprattutto mister Lippimerda,adesso pian piano si rivede la luce…fatto benissimo a fischiare l’inno tedesco,sia per S.Marino sia per la loro presunta superiorità merkelliana,in nome della quale hanno fatto il buono e il cattivo tempo a casa nostra..fuori dalle palle,crucchi impresentabili che… Leggi il resto »

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