L’attaccante ha esordito contro la Spal sfiorando il gol. Buona l’intesa con Belotti ma c’è da lavorare. E Mazzarri studia nuove soluzioni
Il momento del cambio con Falque, Zaza lo aspettava da tempo. Da quando non più tardi di due settimane fa atterrava a Caselle per raggiungere il Toro al Filadelfia. Era la vigilia del match contro la Roma e l’attaccante venne, a sorpresa, convocato. Così come la settimana successiva, contro l’Inter: esordio ancora una volta rimandato. Nessuna pretesa di giocare, però, nessun isterismo da “panchina forzata” o atteggiamento da prima donna che pretende di avere tutto e subito. Ha lavorato Zaza, si è messo immediatamente a disposizione del mister e della squadra e finalmente, ieri sera, ha avuto il suo momento. E per l’attaccante, tornato in Italia con l’obiettivo di ridiventare protagonista e conquistarsi la Nazionale, l’esordio in maglia granata è stato tutto sommato positivo.
Zaza, buona la prima: ora c’è da recuperare il tempo perso
“Buono il debutto, il portiere della Spal è stato bravo. Lui è arrivato dopo gli altri, su certi meccanismi è un po’ in ritardo, ma ha fatto una buona gara”, ha confermato Mazzarri nel post-partita. Una prova incoraggiante nella quale l’attaccante ha già dimostrato di avere una buona intesa con Belotti, seppur agli inizi, e si è messo ben in mostra sfiorando anche la rete del possibile 2-0. Il lavoro da fare è ancora tanto ma lo sono anche le attenuanti. Le lunghissime trattative per portare l’attaccante in granata, infatti, gli hanno impedito di fare la preparazione con il gruppo e, di fatto, lo hanno penalizzato. Almeno dal punto di vista tattico. I meccanismi adottati dal tecnico a partire dal ritiro di Bormio andranno quindi indubbiamente rivisti, perfezionati e adattati anche al nuovo attaccante del Torino. Che tuttavia ha già lanciato segnali più che positivi, anche e soprattutto come atteggiamento.
Zazza, Mazzarri ha una freccia in più: ora servono soluzioni
Nessuna pretesa e tanto lavoro, si diceva. Così Simone Zaza si è presentato ai suoi nuovi tifosi. Confermando lui stesso che le settimane passate “sono state di ambientamento”. Un periodo nel quale il numero 11 granata ha lavorato a testa bassa per cercare di entrare il più presto possibile nelle scelte di Mazzarri. Scalare le gerarchie del tecnico toscano non sarà facile, soprattutto se Falque e Belotti continueranno a viaggiare su livelli eccellenti. Tuttavia, il giocatore ha messo in chiaro la volontà di giocare e mettere in crisi proprio il suo nuovo allenatore a cui, adesso, spetterà di trovare le giuste, e magari alternative, soluzioni tattiche. Cercando, perchè no, il modo di far convivere in campo i tre bomber.
Per poco non segna!….Sai che novità…quante volte in carriera. Max 1 sola volta 11 gol in serie A….da un giocatore di 27 anni è un po’ pochino…in Spagna 13 lo scorso anno, ma è un altro contesto. NON è un curriculum da bomber! Del resto i gobbi lo hanno scaricato… Leggi il resto »
considerando che siamo rimasti subito senza esterni, ola e ansaldi rotti….. sarebbe ofrse utile capire come variare il modulo perchè già con il napoli presentarsi SOLO con de silvestri e berneguer come esterni mi sembra azzardata,in una difesa a 4 moretti lo adatti a fare il terzino per esempio…
Secondo me zaza ha impattato bene il match ed ha evidenziato le sue cratteristiche principali. Aggressivo, rognoso, cattivo e di grande disturbo per la squadra avversaria. Il fatto che sia odiato dalla maggior parte di quelli che scrivono qua è altra storia. Discorso per certi versi condivisibile.