Un’altra prova sottotono, contro il Como di Fabregas il lituano non ha avuto molte occasioni per lasciare il segno
In una stagione piena di cambi di formazione e nuovi assetti tattici, Vanoli ha sempre dato spazio a quello che per lui rappresenta un’alternativa importante da usare a partita in corso, Gineitis è sempre stato l’uomo che da subentrato ha spesso fatto la differenza in termini di prestazioni, permettendo alla squadra granata di concretizzare diversi risultati.
Tuttavia il fatto che spesso risulti risolutivo ha portato l’ex tecnico del Venezia a dargli piĂą minuti in campo reinventandone la posizione in assenza dell’esterno di centrocampo Lazaro. Contro il Como il lituano sebbene tra gli ultimi ad arrendersi non è riuscito a fornire una prova sufficiente. E non solo per l’occasione non sfruttata.
Gineitis inventato esterno
Vanoli nell’ultimo periodo aveva finalmente trovato l’assetto ideale della squadra che gli aveva permesso di iniziare la striscia di risultati utili consecutivi, tuttavia i diversi infortuni hanno condizionato notevolmente il gioco del Torino nelle ultime settimane e hanno costretto il tecnico a impiegare diversi giocatori in ruoli che per natura non gli competono.
Tra questi Gineitis che avendo sempre fornito ottime prestazioni è stato provato da Vanoli nel ruolo di Lazaro, dal momento che non c’è un sostituto di ruolo all’austriaco. Il lituano nonostante le sue ottime capacitĂ non è riuscito a imporsi in quel ruolo nelle ultime settimane, tanto da essere poi spostato in una posizione piĂą centrale a partita in corso dove è riuscito ad esprimere meglio le sue qualitĂ per aiutare la squadra.
Il cambio modulo
Con il 4-4-2 Vanoli ha cambiato nuovamente l’assetto alla sua squadra, impiegando una formazione piĂą adatta alle caratteristiche dei giocatori che al momento ha a disposizione. Sebbene richieda sempre il massimo ai suoi giocatori, Vanoli cerca di rendere sempre piĂą competitiva la squadra che in assenza di una rosa profonda deve contare sulle sue scelte tattiche per fare la differenza, e in questo finale di stagione il tecnico si sta avvalendo dell’aiuto di un giocatore duttile come Gineitis, che nonostante faccia fatica ad adattarsi da laterale, cerca comunque di dare il massimo in ogni ruolo per affermarsi sempre di piĂą tra le file della rosa per potersi ritagliare sempre piĂą spazio.

Spiace che Vanoli si sia incapponito a proporre Ginetis da esterno destro (tre volte). Sin da subito si vedeva che era un pesce fuor d’acqua: non rientra, non salta l’uomo, non ha velocitĂ sufficiente, non sa fare cross. Insomma, si gioca in 10.
Quando penso a un esterno, penso a uno che sa dribblare e che ha grande corsa. Gineitis è altro
La Rosa è stitica, ma nell’ordine e con maggior profitto di Gineitis, possono giocarci Elmas, Vlasic e Karamoh.