Dopo una prima parte di stagione che lo ha visto faticare, Ilic ha ritrovato la giusta carica per essere determinante in mezzo al campo
Ancora una volta il Torino ha sprecato l’opportunitĂ di fare un grosso salto in avanti, restando bloccato al 10° posto dopo il pareggio con l’Udinese del 23 dicembre. Aumentano ancor di piĂą, quindi, i casi in cui i granata hanno avuto la possibilitĂ di avvicinarsi al gruppo Europa, ma mai sfruttati; forse per paura una volta arrivati alla “partita decisiva”, o per timore di non essere all’altezza delle dirette concorrenti. Fatto sta che, per l’ennesima stagione, il Torino partecipa al cenone in un tavolo diverso da quello delle migliori squadre del campionato. Nonostante ciò, nelle ultime sfide sono state piĂą le note positive che quelle da eliminare. Tra queste, spicca certamente il nome di Ivan Ilic. La prima parte di stagione del giocatore serbo è stata molto movimentata, come dimostrato dal rendimento e dalle parole di Juric. Dopo un inizio da titolare inamovibile, infatti, per due partite l’ex Verona è stato schierato per 12 minuti complessivi, con l’allenatore che aveva dichiarato di avere scelte diverse in mente. Dopo, però, tutto sembra essere rientrato a livello relazionale, e Ilic, dopo la paura di perdere il posto, non ha piĂą sbagliato neppure una partita.
Tutto passa dai suoi piedi
Il centrocampista è diventato un vero e proprio fulcro del centrocampo a 3 di Juric, in grado di rendere alla perfezione sia nelle situazioni offensive che in difesa. Ma c’è di piĂą. Il classe 2001 calcia, e anche tanto. L’ultima partita, quella con l’Udinese, può essere un ottimo esempio in questo senso. Il 21enne ha calciato 3 volte verso la porta rendendosi sempre pericoloso, come dimostrato poi dal gol che, pur se nato da un errore tecnico, ha permesso al Toro di pareggiare. La crescita del calciatore è quindi indubbia, e non è un caso che sempre piĂą Ilic stia diventando un vero e proprio leader tecnico della squadra. Il serbo può essere uno dei regali anticipati che Juric ha trovato sotto l’albero.

“Leader tecnico della squadra”. Ma per favore! Speriamo riesca a sfruttare al meglio il suo tiro ed a migliorare decisamente i suoi cross. Poi dovrebbe prendersi qualche responsabilitĂ in piĂą a centrocampo. E poi vedremo. Per quanto pagato … è meglio parlare d’altro
… intendevo i cross da calcio d’angolo. Gli altri sono buoni, direi i migliori della squadra, considerando la mediocritĂ dei ns cross in generale
boh
spero di sbagliarmi ,ma per ora il serbo non mi ha incantato, piede buono tiro interessante, ma per essere determinante a centrocampo ancora ne manca.Palle perse , passaggi molli e sballati, corner disastrosi e sprecati, gli manca quella cattiveria fondamentale, strappi e dribling che ogni tanto creino la superioritĂ e… Leggi il resto »