Il tecnico non ha vinto il derby e vede allontanarsi le coppe: a fine partita non ha però escluso di restare

“Sinceramente vi dico: se non vado in Europa cosa rimango a fare? Sarebbe facile fare un altro contratto di tre anni, poi magari essere esonerato dopo un mese, stare a casa e prendere i soldi comunque. Io invece punto alla grandezza del Toro, non voglio vivacchiare”. Era il 5 febbraio scorso quando Ivan Juric si pronunciò con tali dichiarazioni in merito al suo futuro sulla panchina granata. Parole giunte dopo un altro 0-0, ben più deludente rispetto a quello di sabato con la Juventus. I granata avevano offerto una prova incolore con una Salernitana già disperata e con uno stadio stracolmo di tifosi che avevano ancora nelle pupille il tris al Napoli e la vittoria esterna di Cagliari. A distanza di due mesi e qualche giorno si può quasi dire con certezza che le dichiarazioni di Juric avessero un fine volto più a compattare l’ambiente, a chiedere uno sforzo maggiore ai suoi, più che a concedere delle tracce sul proprio personale futuro.

Il Toro da febbraio in poi

Da quelle parole dall’alto trasporto emotivo, i granata hanno vissuto momenti complicati come le quattro gare consecutive senza vittorie negli scontri diretti con Lazio, Roma, Fiorentina e Napoli, a giornate esaltanti (molto più per il risultato finale) come la vittoria di Udine e quella interna sul Monza, che hanno mantenuto vive le risicate speranze europee. Con il passo falso di Empoli e il pari interno con la Juventus il discorso Conference rimane sì vivo come probabilmente ridimensionato del tutto. Difficile scalzare Napoli e Lazio dagli ultimi due posti disponibili per le competizioni continentali, specie in un momento in cui bisogna soltanto vincere e per vincere servono i gol, cosa che il Torino concede in maniera centellinata e forse non nei momenti più opportuni. Di fatto l’Europa rischia di allontanarsi e se prendessimo alla lettera l’uscita di febbraio, anche Juric sarebbe in procinto di fare le valigie. Nessuna vittoria nel derby in tre anni, come nessuna qualificazione alle coppe europee. La realtà, come spesso accade, si nutre di maggiore complessità.

Juric: “Si vedrà quello che è meglio per tutti quanti”

Per Juric poteva essere dunque quello di sabato scorso l’ultimo derby alla guida del carrozzone granata, come se le parole di un tecnico che ha dimostrato nel corso degli anni un carattere umorale nelle sue affermazioni e comportamenti possano essere prese per Vangelo. Nel mezzo miriadi di eventualità, che possono far cambiare idea o confermare l’appello del tecnico di febbraio. “Adesso stiamo lavorando. Ci vuole tempo per capire certe cose. La storia del Toro è tale che il Toro debba sempre lottare per l’Europa, perché è quello che si aspettano i tifosi”, ha affermato Juric dopo il derby, quasi come a spiegarsi, a dare la lettura corretta a quelle parole da dentro o fuori pronunciate mesi or sono. Di certo sembra meno categorico poi nelle righe successive “Io sono davvero molto soddisfatto, soprattutto negli ultimi mesi. Sono soddisfatto dei giocatori, della società e dei tifosi che incontro per strada. Oggi lo stadio era meraviglioso, sono orgoglioso di far parte del Toro. Poi si vedrà quello che è meglio per tutti quanti”.

Juric, non è solo l’Europa…

L’impressione è dunque che non sarà l’Europa a definire il futuro della panchina granata. Probabilmente molto dipenderà dalla strategia della società in vista della prossima stagione. Juric ha detto sì che si trova bene a contatto con il potere decisionale della società, ma non ha risparmiato neanche un lungo elenco di giocatori che per motivi vari hanno dovuto svuotare il loro armadietto al Filadelfia. Viene molto più da chiedersi se esiste davvero un’unione di intenti tra il tecnico e la dirigenza sulla crescita del club o se viene paventata, anche in modi spesso fuori luogo, soltanto da Juric.

Ivan Juric, head coach of Torino FC, looks on prior to the Serie A football match between Torino FC and Juventus FC.
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ultimo aggiornamento: 15-04-2024


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mavafancairo
1 mese fa

il problema non è l’allenatore … in 19 anni ne sono stati cambiati quasi altrettanti, crescita sportiva zero … quindi il problema è … su,su, se fate uno sforzino ci arrivate

Last edited 1 mese fa by mavafancairo
Fedelegranata
Fedelegranata
1 mese fa

In tre anni non hai dato nulla di concreto alla squadra e a noi. Ma dal tronde cosa hai mai fatto prima? E ora di cambiare basta juric, diamo un gioco di base e alternativo quando serve ,che te mi spiace non sei in grado di dare e cerchiamo di… Leggi il resto »

Claccone
Claccone
1 mese fa
Reply to  Fedelegranata

Mi sa che hai la memoria corta… vatti a rivedere i risultati di tre anni fa di questo periodo, poi mi dici se non “ha dato nulla di concreto” Ad oggi abbiamo fatto 45 punti e 16 clean sheet addirittura per molti con un palo della luce in porta (non… Leggi il resto »

Sunnapunna
Sunnapunna
1 mese fa
Reply to  Claccone

🤟

mik69
1 mese fa

Vada pure, di Vate e guru ne ho piene le pa lle.
Non sa cambiare in corsa, cambi scolastici o formazioni sbagliate, e viene pure a fare la morale ai tifosi.
Un amico di un mio amico mi ha detto di Gasperini contattato…vedere sotto…

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Buongiorno promosso anche nel derby, e nel futuro…