Tante le operazioni sull’asse Torino-Palermo da quando Cairo è alla guida del Toro: non solo buoni affari, come Glik e Darmian, anche molti flop
Il Toro acquistato da Urbano Cairo nel settembre 2005 aveva bisogno di essere ricostruito e, di conseguenza, tanti sono stati gli acquisti e le cessioni fatte all’epoca dai vertici del nuovo Toro. Tra le società con cui i granata hanno avuto più rapporti in chiave mercato, dal 2006 al 2009, c’è senza dubbio il Palermo, con Zamparini e Cairo che hanno imbastito spesso trattative non sempre dall’esito felice per la squadra ora allenata da Mihajlovic. Se, da un lato, recentemente i passaggi di Belotti, rimpianto dal presidente rosanero, Glik e Darmian, dal Palermo al Toro, si sono rivelati più che positivi per il club di Cairo, lo stesso non si può dire che sia avvenuto nei primi anni della presidenza dell’imprenditore.
Nell’estate del 2006, si ricorderà dell’acquisto di Simone Barone, laureatosi campione del Mondo con la Nazionale italiana, e passato dalla maglia rosanero a quella granata di un Toro neopromosso in Serie A. L’esperienza sotto la Mole del centrocampista italiano non fu felice: dal 2006 al 2009 Barone totalizzò 82 presenze e soli 2 gol, non riuscendo a ripetere le prestazioni offerte in passato con le maglie di Chievo, Parma e Palermo.
Nel 2007 fu il turno di un altro centrocampista, Eugenio Corini, che concluse la sua carriera agonistica al Toro (al quale tuttavia arrivò dopo la scadenza del suo contratto con i siciliani), mostrando ancora, nonostante non fosse più giovanissimo, doti fuori dal comune in un ruolo fondamentale come quello di regista a metà campo. Sempre nel 2007, un altro talento nostrano, David Di Michele, si trasferì dalla Sicilia al Piemonte voglioso di far bene. Purtroppo, però, l’ex rosanero, sul finire di luglio, fu tra i coinvolti del caso calcioscommesse, esperienza che ne compromise di fatto il rendimento in maglia granata. Il giocatore, infatti, viene ceduto in prestito in Inghilterra, per poi far ritorno al Toro, per una breve parentesi, in Serie B. Nel gennaio 2008, il laterale difensivo Aimo Diana venne acquistato dalla società di Cairo sempre dal Palermo di Zamparini, ma anche qui, l’esperienza fu tutt’altro che da incorniciare. Diana, infatti, disputò un’ottima seconda parte di campionato al Toro, ma poi, con i granata che scesero nella serie cadetta, passò in prestito in Svizzera e, al ritorno a Torino, venne messo fuori rosa. A giugno del 2008 un altro affare sull’asse Palermo-Torino, portò il difensore Pisano in granata, ma il giocatore non convinse del tutto, così, dato lo scarso utilizzo, e venne ceduto prima in prestito al Bari, poi, a titolo definitivo, al Parma. Da ricordare anche Dellafiore, che fece la spola tra Palermo e Torino nelle stagioni 2007/2008 e 2008/2009, e Cesare Bovo, ancora oggi in maglia granata, dopo aver vestito in passato la maglia rosanero.
L’asse Cairo-Zamparini non ha mai funzionato molto bene, ma, per fortuna, negli ultimi anni le mire granata, in ottica mercato, sono decisamente cambiate, e di conseguenza sono diminuite anche le esperienze negative e i flop di giocatori potenzialmente di talento, ma che non sono stati in grado di esprimere il loro potenziale.
Mah non so dipende molto dalla fortuna a volte ti va bene altre no. È così la vita
il problema è che Foschi lavorava ancora per il suio ex datore, il merito che riconosco a Petrachi è di aver fatto piazza pulita
magari gli scarti del palermo fossero stati della forza di gazzi, non saremmo retrocessi