E’ il regista che mancava al Torino ma può fare anche la mezzala e l’interno di centrocampo: Mandragora è il vero tuttofare di Nicola
Dopo mesi (per non dire anni) di buio più totale a centrocampo, il Torino torna finalmente ad avere un regista: l’arrivo di Mandragora andrà infatti a coprire quell’assenza che già nel Torino di Mazzarri e Logo aveva fatto sentire tutto il suo peso. Un fardello che la società granata ha poi “affibbiato” a Giamapolo, lasciandolo orfano di quella che era una delle pedine fondamentali per permettere all’ex tecnico di impostare il suo gioco, per liberarsene solo 6 mesi più tardi. Dopo un girone di ritorno da incubo, un esonero all’attivo e uno spettro retrocessione che continua ad aleggiare sul Filadelfia. Insomma, meglio tardi che mai. Soprattutto perchè, tralasciando il discorso tempismo, Mandragora potrebbe essere, almeno sulla carta, l’uomo in grado di dare una mano importante a Nicola e alla squadra.
Mandragora, il regista che mancava
Più volte nei suoi pochi mesi passati sulla panchina granata Giampaolo aveva evidenziato quanto al Toro mancassero quelli che lui definiva i palleggiatori. Quei giocatori in grado ispirare il gioco della squadra e di dettarne i tempi. Ed è esattamente quello che ci si augura faccia Mandragora. Certo, non sarà sufficiente a risolvere ogni problema ma da qualche parte è necessario cominciare.
E allora ecco che con il suo arrivo sotto la Mole Nicola avrà finalmente a disposizione un centrocampista in grado di prendere davvero in mano le redini della sua mediana, senza improvvisarsi in un ruolo non suo come fatto per mesi da Rincon. E soprattutto alzando il livello di un centrocampo dimostratosi troppo spesso quasi inesistente. Ma la nota più lieta, probabilmente, è rappresentata dalla duttilità dimostrata dal giocatore in questi anni.
Quale ruolo a centrocampo?
La domanda, infatti, riguarda adesso il ruolo nel quale Nicola vorrà schierarlo. Fino ad ora si è parlato di Mandragora come del nuovo regista del Toro. E di certo quello è un ruolo che ha dimostrato di poter ricoprire al meglio. Tuttavia, non è l’unico. Se torniamo indietro all’esperienza del Crotone (qui la sua carriera), Nicola lo ha infatti spesso schierato come mezzala nel suo 3-5-2 raccogliendo prestazioni di tutto rispetto.
E se Nicola decidesse di optare per centrocampo a 4? Nessun problema: che si tratti di un 4-4-2 o di un 3-4-1-2 poco importa, le doti tecniche del classe 1997 gli hanno permesso di essere schierato anche come interno di centrocampo. Insomma, un tuttofare che Nicola potrà adattare a seconda dell’occasione e dell’avversario, magari affiancandolo ad un Baselli che attende ancora di dimostrare di essere davvero tornato.

A me quello che fa più paura in questa squadra, e lo dico con grande tristezza, perché fino all’anno scorso ci ha salvati insieme al Gallo, è Sirigu, dati alla mano, al contrario degli anni scorsi, è il portiere che in questa prima parte di campionato ha la peggior media… Leggi il resto »
Comunque ragazzi onestamente seppur con tutte le mancanze la nostra rosa non e’inferiore a Crotone Parma Spezia Benevento e Genoa. Se andremo giu’ e guardando la classifica e’ un rischio concreto sara’ per colpa in primis dei giocatori e poi della societa’
Oh finalmente uno che dice le cose come stanno. E’ un pezzo che lo sostengo. Le colpe di Cairo possono essere grandi quanto si vuole ma se una rosa come la nostra ha fatto solo 15 punti in 20 partite ha una bella fetta di responsabilità.
perchè le rose delle squadre sono estratte a sorte nella lotteria di ferragosto ?
L’ho scritto in tempi non sospetti. Cairo ha tutte le responsabilità di non aver allestito una rosa adeguata per competere diciamo per la parte sx della classifica. Se questa banda di smidollati fa 15 punti in 20 partite e si trova dove si trova ha tutto il resto delle responsabilità,… Leggi il resto »
mi perdonerai.. “andreapinga” dice che se si va giù, in primis, è colpa dei giocatori.. e tu rispondi “ecco le cose come stanno”.. ecco la verità !! beh dissento.. in primis la responsabilità è della società
E io, che sono d’accordo con Pinga, dissento di più di te. 🙂 Dare la colpa alla società è solo la narrazione propedeutica alla protesta contro Cairo. Se uno deve giudicare 15 punti in 20 partite e guarda la nostra rosa non può che convenire che la colpa sia dei… Leggi il resto »
Essere d’accordo sarebbe ragionevole se non fosse che: a) per il 13 anno iniziamo con una rosa incompleta e disomogenea b) è stato preso l’allenatore sbagliato nel momento sbagliato (errore reiterato) c) è stata consegnata al nuovo mister una rosa non idonea al gioco del nuovo mister (non era un… Leggi il resto »
a) la rosa è disomogenea per fare tanti punti non per farne almeno 22/23; b) l’allenatore non è mai sbagliato per fare almeno 20 punti in un girone, al limite è sbagliato per fare più punti; c) il mister se non ha i giocatori per fare il suo gioco o… Leggi il resto »
Lo scorso campionato 16i e 20 partite perse.
Intanto togliamo rincon da un ruolo che non è suo, ha fatto il massimo per quello che poteva dare ma stop. La questione è sul modulo a questo punto. Giocando con il 5 3 2 avendo Mandragora come regista gli altri due posti se li potrebbero contendere principalmente Baselli/Lukic e… Leggi il resto »
ci sta
Va accantonato immediatamente quel modulo assurdo. Non si può impostare un campionato con 5 difensori fissi. Il modulo prevede che i difensori fissi siano 3 e che gli esterni retrocedano solo per le coperture e le diagonali non che stiano piantati li senza mai superare centrocampo. Se non riusciamo a… Leggi il resto »
L’ultima parola all’allenatore… purtroppo siamo incompleti per qualsiasi modulo.