Alle 15 è iniziata la manifestazione dei tifosi granata al Filadelfia per i 115 anni dalla fondazione del Torino
“Toro, 115 anni e sempre più ti amiamo”. E’ uno dei tanti striscioni appesi alla recinzione del Filadelfia, gli altri hanno invece un tono diverso e si riassumono con quel “Cairo vattene” che è stato scritto su vari lenzuoli e striscioni. Alle 15, proprio di fronte all’ingresso principale dello storico impianto casa del Toro, è iniziata la manifestazioni organizzata dal “Comitato difesa Toro” per celebrare i 115 anni di storia della società granata e, allo stesso tempo, contestare l’attuale presidente, Urbano Cairo. Sono già molti i tifosi che si sono presentati di fronte al Filadelfia ma, con il passare sono sempre di più quelli che stanno arrivando: sono circa 1.000 quelli presenti.
Manifestazione al Filadelfia: parlano Patrignani e Marengo
Ore 15.30 Sul palco montato di fronte al Filadelfia prende la parola Mario Patrignani. “Per prima cosa faccio tantissimo auguri Andrea Belotti, grande guerriero granata, e abbraccio Ivan Juric, nostra unica ancora di salvezza. Arriviamo da anni in cui c’è un Toro sbracato con giocatori che si esaltano a fare le foto con le maglie gobbe, c’è stata una pulizia etnica in curva Primavera. E’ in atto un’opera di granatizzazione ma il Toro non deve morire. Noi vogliamo mantenere alti i nostri valori e difendere i nostri tesori, come il Filadelfia. Noi, il popolo granata, siamo stati cacciati dal Filadelfia: questa è una bestemmia. Il Fila deve essere aperto tutti i giorni. Per difendere questi valori, perché il Toro è una fede, è nato il Comitato Difesa del Toro a cui hanno aderito già molti tifosi e oltre 60 club. Aumentiamo le adesioni. Il Comitato farà da cane da guardia a prescindere dal presidente, anche dopo Cairo”.
Poi su Cairo: “Se diciamo che noi siamo contro ci fa il male del Toro è inevitabile che dobbiamo parlare anche di Cairo. In tanti lo avevamo accolto come un salvatore. quando è arrivato, io per primo. Per farlo diventare presidente nel 2005 i ragazzi della rivolta al Campanile a Moncalieri hanno rinunciato anche alla loro libertà personale. Aveva fatto tante promesse, aveva detto che avrebbe fatto un grande Toro: promesse che si sono poi rivelate parole al vento. Ci ha tradito. Tutti abbiamo capito chi è Urbano Cairo e per questo è partita la nostra contestazione. Atteggiamento gelido, senza anima, non è uno di noi, un estraneo, in intruso. La società è stata strutturata come neanche una bocciofila parrocchiale, investimenti ridicoli, risultati sportivi da schifo. Nessuno lo ha obbligato a prendere il Toro, avrebbe anche avuto la potenza economica per fare una grande squadra ma non l’ha voluto fare. O forse non l’ha potuto fare. Cairo, la tifoseria non ti vuole più, il popolo granata ti ha esonerato. Vendi il Toro e poi vattene”.
Ore 15.45 Prende poi la parola l’avvocato Pierluigi Marengo, ex presidente del Torino dopo il fallimento e presidente onorario del Comitato Difesa Toro: “Cairo ci ha fatto diventare la terza squadra di Milano. Gli uffici a Milano, il CdA è a Milano. Questo è inaccettabile. Io non credo che il popolo granata voglia per forza vincere lo scudetto, ma vogliamo dignità, non vogliamo perdere tutti i derby perché a noi i gobbi fanno schifo. Ce l’hanno insegnato Pulici, Bruno, le vecchie glorie come si affrontano i derby, quando una squadra entra in campo e abbassa la testa di fronte alla Juve non può essere il Toro. Non credo che ai giocatori venga detto di perdere i derby ma non penso che vengano incentivati a vincerlo. Oggi non vado neanche più a vedere i derby, so già come vanno a finire, ora si scambiano le magliette”.
Ancora Marengo: “Nel Comitato io sono stato nominato Presidente Onorario, il mio ruolo è uno solo: esserci. Esserci sempre e ci sarò. Se qualcuno pensa che il Toro sia suo o che il Filadelfia sia suo ha sbagliato: il Toro è di tutti, il Toro è di un popolo che è sempre rimasto vivo. Davanti a questo cancello chiuso, che non dovrebbe essere chiuso, abbiamo partorito un bambino che è il Comitato. Un bambino che crescerà e saprà andare a dialogare anche con chi verrà dopo Cairo perché ci sarà un dopo Cairo. Di presidenti padroni non ne vogliamo più”.
Mancano poche partite al ritorno, e vedere il Toro nella zona bassa della classifica fa pensare… Non tanto per Juric che secondo me é un buon allenatore ma per altri fattori… In primi i giocatori e la scarsa qualità, a parte pochi…
“in primis” volevo scrivere…
Tranquillo, battiamo Cagliari, Bologna e Verona, un punticino con l’Inda e giriamo a 28
Il punticino con Inter di Roma?
È 2 anni che dico come boicottare il ler.ci.o: una partita stadio vuoto, la seguente in 5.000 che cantano “le.rc.io va.ffa.nxulo”. Il resto è folclore.
FVCG sempre!