La preparazione di Mazzarri è molto dura per trovare la brillantezza a stagione in corso. Solo con l’Inter tre vittorie nelle prime tre gare
Walter Mazzarri ama la preparazione estiva. L’ha sempre fatto capire, perché è da lì che nasce tutto: programmare, per l’allenatore del Torino, è tutto. Ma davvero tutto. E non solo dal punto di vista tattico. È l’atletica a contare, moltissimo, e non a caso già alla fine della scorsa stagione aveva chiaramente fatto capire una cosa: “cominceremo a luglio, per poi trasferirci il prima possibile a Bormio. Dove lavoreremo davvero duramente“. Un modo, decisamente esplicito, che rendeva già subito molto diverse le metodologie con il suo predecessore, Mihajlovic, più propenso a utilizzare subito il pallone. Ma se la strategia dell’allenatore serbo non è sembrata servire, c’è ora curiosità di capire se invece quella di Mazzarri sarà davvero efficace. Come? I numeri possono già dare qualche indicazione.
Torino, quattro punti in tre gare: è in linea con il rendimento di Mazzarri
Una sconfitta (arrivata a fine gara), un pareggio e una vittoria: il ruolino di marcia di questo Torino sembra davvero tagliato su misura di Walter Mazzarri. Dopo il rodaggio con l’Acireale, da quando infatti esercita la professione (e si parla della stagione 2002/2003, sulla panchina della Pistoiese, la sua seconda da professionista), le partenze di campionato sono sempre state molto a rilento. Allora, arrivarono una sconfitta, una vittoria e un pareggio, quattro punti esattamente come il Toro di quest’anno. Ma anche in altre occasioni, non sono mancati riscontri simili: l’anno successivo con il Livorno arrivarono di nuovo 4 punti, e così pure con la Reggina nel settembre 2004. Solo con l’Inter (nemmeno con la Sampdoria, dove arrivarono di nuovo i 4 punti nelle prime tre gare, o con il Napoli, dove a inizio campionato ne arrivarono 5) Mazzarri riuscì a fare sette punti nelle prime tre gare: era la sua prima stagione in nerazzurro, ne seguì un’altra poi troncata a metà.
Un Torino diesel: Mazzarri lavora sulla lunga distanza
E anche con il Torino sembra ripetersi lo stesso copione, che per Mazzarri ha spesso portato a buoni risultati. Altre volte meno, è bene sottolinearlo, molto dipende anche dalla qualità dell’organico a disposizione, o dalle motivazioni. Ma sono altri meccanismi a entrare in gioco: quello atletico, per ora, pare in linea con il passato del tecnico. Che cerca di applicare una metodologia già molto ben delineata.
Il Mister ci sta indicando la via: lassù, in alto….
Di questo inizio, corsa e fiato a parte, c’e solo una cosa che ancora non mi va giù. La sconfitta al 90 con la roma. No , non si perde in casa al 90 , semmai in zona “Cesarini” la devi vincere. Sempre che si abbiano delle ambizioni di alta… Leggi il resto »
Speriamo…. Sono fiducioso.