Con il Bologna Mihajlovic ha ottenuto la salvezza e sfiorato l’Europa: dopo aver sconfitto la leucemia ritrova il suo passato al Toro
“Quando mi esonerarono ci rimasi male, ma fra le due piazze (Firenze ndr) sceglierei appunto Torino“, questa è la risposta che si ottiene da Sinisa Mihajlovic se gli si chiede di scegliere tra Torino Fiorentina. Tra due pezzi del suo passato che lo hanno visto indubbiamente protagonista. E per l’ultima di campionato sarĂ proprio il Toro l’avversario prescelto per il Bolgona: un ritorno ad un passato recente che nonostante l’esonero è rimasto profondamente impresso nella memoria del tecnico serbo. Arrivato in granata nel 2016,, ha preso il posto di Giampiero Ventura dopo il lungo ciclo che portò il Toro in Europa. Un’ereditĂ non indifferente ma le sfide, si sa, sono sempre piaciute a Mihajlovic che raccoglie il testimone e trasmette fin da subito la sua vena da combattente alla sua nuova squadra.
Mihajlovic, prima i record poi l’esonero
E i risultati si vedono: il Toro chiude il girone di andata siglando il record di punti nell’era Cairo. Il girone di ritorno, però, non è all’altezza di quello appena chiuso e i granata terminano al nono posto. Per Mihajlovic però è l’inizio dell’ultimo periodo in granata: nel gennaio successivo (2018), infatti, arriva l’esonero comunicato immediatamente dopo la sconfitta di Coppa Italia contro la Juventus. Al suo posto arriverĂ Mazzarri.
Un esonero che brucia al tecnico serbo che non farĂ mistero del suo disappunto nei confronti di tale decisione e che chiuderĂ la sua parentesi granata dopo 64 partite dalle quali ha saputo ottenere 23 vittorie, 24 pareggi e 17 sconfitte.
La rinascita con il Bologna
Dopo aver sfiorato la possibilitĂ di guidare lo Sporting Lisbona (il nuovo presidente lo solleva dall’incarico dopo appena 9 giorni), il tecnico serbo arriva al Bologna, nel gennaio 2019, prendendo il posto di Filippo Inzaghi. Un arrivo che cambierĂ del tutto le sorti della squadra emiliana, in piena crisi e a rischio retrocessione. E se la grinta di Mihajlovic ha permesso al Toro di fare il record di punti, in quel di Bologna sarĂ la chiave per ridare vita e vitalitĂ ad una formazione troppo spenta: basteranno 17 partite a Sinisa per resuscitare il Bologna.
Diciassette gare nelle quali conquista 30 dei 44 punti finali, portando i rossoblĂą alla salvezza con un turno di anticipo e guadagnandosi la riconferma per la stagione successiva. Stagione che vede la squadra di Mihajlovic in leggero calo in quest’ultima parte di giornata ma capace, durante la stagione, di arrivare addirittura a sfiorare la zona Eruopa League. Una stagione che lo ha consacrato ad idolo dei bolognesi portandoli in dote anche il rinnovo del contratto fino al 2023. Una stagione che Sinisa che ha visto Sinisa combattere non solo sul campo da calcio, ma anche e soprattutto nella vita privata.

Mihajlovic, il guerriero che ha sconfitto la leucemia
In pochi, probabilmente, si saranno dimenticati di quella fatidica conferenza stampa. Quella nel quale il guerriero annunciava di avere di fronte un “cattivo” piĂą grande di lui ma che mai si sarebbe arreso dandogliela vinta. Quella in cui Sinisa Mihajlovic annunciava di doversi fermare, momentaneamente, per prendersi cura di se stesso e sconfiggere una grave forma di leucemia.
Un male che poteva essere fatale ma che il sergente di ferro serbo ha sconfitto dimostrando ancora una volta di essere lui il piĂą forte, tornando in campo dopo mesi di cure, di trapianti di midollo e di speranza. Quella che gli hanno dato i suoi tanti tifosi in giro per tutta Italia e la cittĂ di Bologna che nel luglio scorso gli ha conferito la cittadinanza onoraria. La vittoria piĂą importante MIhajlovic l’ha conquistata fuori da un campo di calcio. Ma è in campo che vuole chiudere il cerchio: ha vinto fuori e a maggior ragione vuole farlo nel suo mondo, con la sua squadra. Anche se di fronte avrĂ quel pezzetto di passato a cui ha di fatto regalato un pezzetto di salvezza battendo il Lecce e, soprattutto a cui ha dimostrato di essere ancora indissolubilmente legato: “sceglierei Torino“.
Grandissimo Sinisa, cacciato solo perché te la sei presa con gli escrementi sia al cesso stadium, sia negli studi di sky contrastando quel signorino di nome Vialli che ci dava addosso assieme al conduttore leccachiappe di turno.
Noi del Toro ti ricordiamo con affetto.
Bologna 46 punti. Torino 39.gol fatti. Bologna 51.Torino45.gol subiti:bologna64. Torino 67.
beh…considerato che noi abbiamo fatto DODICI (!!!!!) punti in tutto il girone di ritorno,direi che la differenza non e’ poi cosi’ clamorosa.
12 punti in 18 partite mi sembrano pochi. Poi il Bologna a gennaio ha fatto qualche acquisto, perché voleva migliorare la rosa.
Ciao Casao, i tuoi dati sono sempre inconfutabili , i numeri sono numeri stop. Mi permetto solo di farti osservare che il Bologna gioca un calcio spumeggiante, e divertente . Noi , da Mazzarri in poi siamo soporiferi , almeno questo è il mio parere. E siamo pure dietro al… Leggi il resto »
Il Bologna crea molte occasioni da gol è stato bravo a prendere Barrow ed Orsolini.
Un alle store da Toro. Poteva essere ma non e’ stato
un mister da Toro.
Mettiti d’accordo con giddì prima di fottergli la tastiera.
Double face.