Juric vuole di più da Milinkovic-Savic, bravo coi piedi ma meno sulle giocate dalle retrovie: niente calci piazzati per lui
Più alti che bassi per Vanja Milinkovic-Savic, uno degli astri nascenti del Torino di Juric. Il portierone ha ancora una volta dato prova di grandi doti fisiche e non. La sua grande reattività gli ha permesso più volte di disinnescare le bombe tirate dal Cagliari. Juric però è rimasto soddisfatto solo a metà: si aspetta grandi cose dall’estreno difensore serbo, già cresciuto molto sotto la sua guida ma che può migliorare ulteriormente. Ciò che non convince il tecnico è infatti la tecnica, nonostante le qualità con i piedi: “Milinkovic-Savic che batte le punizioni? Prima deve imparare a giocare da dietro, deve migliorare. Non credo tirerà mai le punizioni con me“. Con queste parole si spengono i sogni di gloria sulla possibilità di rivedere una punizione calciata da Vanja.
Milinkovic-Savic, quella punizione con Mihajlovic non si ripeterà con Juric
“Milinkovic-Savic è bravo con i piedi” e Juric non è il primo ad accorgersene. Già Mihajlovic ci aveva visto lungo su questo fronte, prendendosi le responsabilità di fargli calciare una punizione in Coppa Italia contro il Carpi. Un “buona la prima” quasi andato a buon fine con il portiere granata che ha colpito la traversa in quell’occasione. Il tutto non è però bastato a convincere: ci sono voluti tempo ed esperienza per farlo maturare. Ed ora è arrivato il momento di raccoglierne i frutti. Il suo talento con i piedi non è però mai stato messo in discussione, a differenza di altri aspetti ancora da migliorare. L’attuale tecnico granata però, che non è uno che si accontenta, continua a punzecchiarlo per avere di più.
Toro, la reattività di Milinkovic-Savic contro il Cagliari non è bastata contro Joao Pedro
Non adagiarsi è una delle chiavi da interiorizzare per andare d’accordo con il croato ex Verona e Milinkovic lo sa bene. Sta infatti cercando di rispondere sul campo. Contro i rossoblu è risucito a spiccare in positivo, dopo un inizio traballante. Gli attimi di panico arrivati dopo un rilancio sbagliato sono poi stati sostituiti da un sospiro di sollievo per una parata su un tiro di Joao Pedro. Il brasiliano si è però preso la sua rivincita con un una rovesciata difficilmente prevedibile. Poche le colpe di Vanja Milinkovic-Savic, che è riuscito comunque a dare prova dei suoi riflessi e della grande fisicità che lo caratterizzano. Il punto di partenza è ottimo: deve solo proseguire su questa strada.
l’altezza non lo aiuta…per le uscite…ma se segnasse un gol su punizione…col toro…entra nella storia!
Al 95 sul 4 a zero perché no 😀
col Cagliari ha fatto un alto numero di lanci lunghi, tutti non andati a buon fine, ovvero palla agli avversari. Io non capisco questa filosofia. Perdiamo un numero sconsiderevole di palloni ogni partita. Non li fa perfetti Vanja? Non riescono a prenderli là davanti? È una tecnica del menga?
Già non è solitamente un gran tecnica, se poi davanti non c’è Belotti diventa non solo inutile, ma dannosa