Moretti e Molinaro sono gli unici superstiti dell’ultima vittoria granata nel derby: a loro il compito di fare da esempio per il resto del gruppo
“La Juve va sicuramente rispettata, ma siamo vogliosi di fare una partita cazzuta”. Le parole sono quelle di Molinaro che nel post partita di Torino-Udinese lancia un messaggio chiaro in vista del derby di domenica prossima: la Juventus è indubbiamente una formazione ardua da affrontare e con la necessità di fare punti per non perdere terreno dal Napoli, ma il Toro non ha nessuna intenzione di fare la vittima sacrificale. Una “partita cazzuta” dice Molinaro. E in fatto di match grintosi, giocati con la giusta cattiveria tanto da strappare un risultato storico, il terzino granata ha la giusta esperienza per trascinare la squadra nella sfida contro i bianconeri. Insieme a Moretti, infatti, Molinaro è l’unico superstite di quella “partita cazzuta”, per usare le sue parole, che nel 2015 portò il Toro di Ventura a vincere il derby dopo 20 anni di digiuno. Una partita nella quale il Torino riuscì a strappare con le unghie, i denti, e una prestazione quasi perfetta un 2-1 storico che tutti, ancora oggi, ricordiamo.
Per Molinaro, in quell’occasione, furono pochi i minuti a disposizione. Entrato solo a partita in corso, riuscì però a dare un contributo fondamentale per mantenere inalterato un risultato conquistato grazie alle reti di Darmian e Quagliarella. Un risultato difeso con tutte le forze rimaste ai granata in campo e portato a casa dopo una partita magistrale da parte di tutti. Anche di Moretti che, al contrario, visse la sfida dall’inizio. Rispetto agli altri centrali, forse, Moretti è quello che ha pagato di più lo scotto da parte degli attaccanti bianconeri ma in fatto di precisione, grinta e affidabilità il difensore granata non ha nulla da invidiare a nessuno. Salva il Toro in più di un’occasione, entra sempre pulito e preciso e, in fin dei conti, risulta come sempre fondamentale. Due giocatori, Molinaro e Moretti, che domenica si ritroveranno a ricoprire il ruolo di guida non solo, e non per forza, in campo ma soprattutto nello spogliatoio. Ed è proprio a loro, agli unici due rappresentanti di un Toro che in qualche modo ha scritto un’altra pagina di storia granata, che è affidato il compito di dimostrare come si giocano, prima ancora che come si vincono, i derby. Molinaro e Moretti sono dunque pronti a salire in cattedra: se il gruppo li prenderà ad esempio il derby potrebbe riservare sorprese inaspettate.
Se fossi un giornalista sportivo, e mettessi a confronto il curriculum di Molinaro con quello di Asta, non avrei dubbi: il primo giocatore ha avuto una carriera molto migliore del secondo. Però sono un tifoso del Toro, e ricordo che Asta, pur avendo fatto una carriera nelle serie inferiori, quando… Leggi il resto »
Bravo Molinari, così mi piaci, cazzutissimo. FVCG
Molinaro vale Moretti per serietà, impegno e disponibilità. Tutta la mia stima anche se spesso ne combina di grosse. Ma se si vuol portare un esempio ai più giovani su come deve comportarsi in campo uno da Toro (non parlo di qualità ma di tutto il resto) Molinaro è tra… Leggi il resto »