Nazionale, Ventura esonerato, Tavecchio non si dimette

Vertice in Figc dal quale è emerso che Ventura è stato sollevato dal suo incarico. Tommasi conferma invece che il presidente non si dimetterà

La decisione è stata presa nel corso della riunione della Figc che si è da poco conclusa. Gian Piero Ventura è stato esonerato dalla guida della Nazionale italiana, dopo il fallimento recente e la mancata qualificazione ai mondiali del 2018. Quel che è certo, al momento, è che Tavecchio resterà al suo posto, a meno di una decisione “dall’alto”. A confermarlo è stato pochi istanti fa Damiano Tommasi, il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori: “Il futuro di Tavecchio? Non si dimette”, ha detto l’ex giocatore uscendo dalla riunione. Insomma, non sembra che la Figc abbia intenzione di fare tabula rasa. “Il Presidente Federale ha detto che non si dimetterà, mentre gli altri non hanno preso alcuna posizione. Ritengo sia complicato ripartire con queste premesse. Dobbiamo passare dalle elezioni, ora stiamo discutendo a troppe ore dalla partita. Come consiglio federale credo che le cariche debbano essere azzerate, sarebbe il minimo e una decisione di responsabilità. Il calcio italiano ha bisogno di qualcosa di diverso”.

Il numero 1 della Figc, dunque, resterà in carica, al contrario di quanto si aspettava il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Probabilmente entro la serata Tavecchio rilascerà delle dichiarazioni. Questo il comunicato della FIGC: “Nel corso della riunione convocata dal Presidente della FIGC Carlo Tavecchio, alla quale hanno preso parte i Presidenti delle componenti federali Gravina, Nicchi, Sibilia, Tommasi e Ulivieri, è stato avviato un confronto a seguito della mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali di Russia 2018.
Come primo punto all’ordine del giorno, Tavecchio ha comunicato la scelta sulla guida tecnica azzurra e, a far data da oggi, Gian Piero Ventura non è più il Commissario Tecnico della Nazionale. Il Presidente federale ha informato altresì i rappresentanti delle componenti, che ne hanno preso atto, della sua indisponibilità a rimettere il mandato per assumersi la responsabilità di sottoporre al Consiglio Federale di prossima convocazione una serie di proposte sulle quali i consiglieri saranno chiamati ad esprimersi”.