Il duello / La sfida del “Grande Torino” vedrà di fronte i due attaccanti: momenti diversi, ma stessa voglia di emergere

Sarà sfida tra numeri 11 sul prato del “Grande Torino”. M’Baye Niang e Adel Taarabt, però, in comune non hanno solo il numero di maglia. Grande tecnica affiancata ad un fisico potente, ma anche tanti problemi di continuità: l’estro è a tratti offuscato dalla poca costanza e da quell’etichetta di “teste calde” così difficile da cancellare. I due stanno attraversando fasi decisamente diverse della stagione, ma la voglia di fare bene – oggi, ore 15, in Torino-Genoa – sarà tanta.

M’Baye Niang. Il senegalese avrà la grande occasione: sarà lui, infatti, a sostituire Andrea Belotti al centro dell’attacco. Non propriamente il suo ruolo, quello di prima punta, ma le qualità per rendere al meglio, sulla carta, non mancano. Servirà invertire la rotta dopo il nuovo passo indietro di Ferrara. Il giocatore spento e senza guizzo osservato finora non può essere l’uomo da quasi 20 milioni su cui Cairo ha investito tanto in estate. “E’ l’occasione giusta per sostenerlo e fargli fare il massimo”, lo ha spronato Mihajlovic in conferenza stampa. La speranza è che torni quel gol quasi dimenticato: l’ultimo (e unico) in maglia granata risale alla sfida contro il Verona. Poi, più nulla.

Adel Taarabt. Sarà lui a guidare l’attacco rossoblù al fianco di uno fra Pandev e Lapadula. Il marocchino è stato finora una lieta sorpresa nello scacchiere del Genoa. Arrivato nel gennaio scorso, in prestito dal Benfica, per cercare l’ennesimo rilancio, il numero 11 ha trovato grande continuità d’impiego in Liguria nel corso di questa stagione. 17 presenze in campionato – ha saltato solo la sfida contro il Bologna, causa squalifica – condite da 2 gol e 2 assist. Grande momento di forma, come raramente gli è accaduto in carriera. Ed è stato lui stesso ad ammetterlo in un’intervista a Premium Sport: “Mi sento rinato, ho ritrovato il mio calcio. So di essere importante per la squadra, sono felicissimo”. A Torino, però, non sarà per nulla facile. Questo Toro ha fame, nonostante l’emergenza.


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Brauluis
7 anni fa

Già siamo scarsi al completo, con questi infortuni e sapendo che il Genoa è in forte crescendo 2 fisso.

Jones
7 anni fa

martin l’infinito è appunto… infinito,ma sperare non costa nulla 🙂

martin76
martin76
7 anni fa

Oggi sono fiducioso in una buona partita di Niang, per la legge dei grandi numeri non può continuare a fare cagare all’infinito

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