Anche contro la Sampdoria, Nicola farà giocare il Torino con il 3-5-2 dal 1′: i cambi di modulo, eventualmente, ci saranno a partita in corso

Si parte in un modo, in un modulo anzi. Poi chissà, perché la partita va studiata alla vigilia ma poi si evolve, imprevedibile. Davide Nicola ha in mano i dati per dire che sì, il 3-5-2 è l’atteggiamento tattico con cui il suo Torino riesce a tenere insieme la produzione di gioco e l’equilibrio difensivo. Per questo metterà così in campo i suoi al “Ferraris”, contro la Sampdoria, almeno al fischio d’inizio. Ma come, la rimonta contro il Sassuolo è arrivata proprio con il passaggio da quel 3-5-2 al 3-4-1-2 e poi al 4-4-2: perché non ripartire da uno di questi due moduli nuovi, invece? A quest’obiezione l’allenatore granata risponderebbe così: “cambiare per cambiare ha poco senso”. Soprattutto, appunto, se le statistiche dicono che il 3-5-2 sta dando risultati buoni dal punto di vista della supremazia territoriale, dei cross, della conquista del pallone nella metà campo avversaria e del baricentro del pressing.

“Questo è un punto di forza, per il Toro”

E’ una buona base, insomma. “Ma questa squadra ha dimostrato di saper interpretare più modi di stare in campo, e questa è una forza: non fa una grinza, il ragionamento di Nicola in conferenza stampa. Basti tornare alla vittoria di mercoledì. Non aveva fatto male, il Toro del primo tempo: ma i due gol di Berardi rischiavano di abbattere il gruppo. La scossa è arrivata con i cambi offensivi. Dapprima con una seconda punta (Verdi) dietro a Belotti e Sanabria, poi con il passaggio a quattro in difesa e l’ingresso di altri due uomini d’assalto, Gojak e Zaza.

Il piano anti-Samp di Nicola

Il tutto, però, era subordinato ad un’idea – togliere il possesso al Sassuolo – e figlio di una strategia spregiudicata. Che se proposta dal primo minuto contro una squadra organizzata come la Sampdoria potrebbe non pagare. Al contrario, invece, se le cose non andassero per il verso giusto nel viaggio a Marassi, Nicola ha pronte le tattiche (e le risorse umane) per cambiare pelle al Torino a partita in corso. Più piani d’azione, insomma, perché ogni partita evolve, imprevedibile.

Rolando Mandragora esulta con Armando izzo
Rolando Mandragora esulta con Armando izzo
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ultimo aggiornamento: 21-03-2021


6 Commenti
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Scin{[Scin(Scin)]}
3 anni fa

Se dovesse salvarsi, come tutti ci auguriamo, io darei fiducia a Nicola anche per il prossimo anno. Vero il bel calcio, però il Toro è più affine a un allenatore come Nicola, che a bravissimi allenatori quali De Zerbi o Gasperini. Detto questo ci sarebbero poi da augurarsi tre cose.… Leggi il resto »

T9
T9
3 anni fa

Per tenere Zazà e farlo pure giocare titolare dovrai passare sul cadavere di @Davidone 🙂

bombereleven
bombereleven
3 anni fa

Juric De Zerbi e Italiano sono tre allenatori che hanno dato un gioco e una fisionomia ben precisa alle loro squadre ma hanno avuto la fortuna di poter scegliere giocatori adatti ai loro schemi,Nicola,entrando in corsa e con una situazione drammatica,sta facendo discretamente bene anche se spesso il suo atteggiamento… Leggi il resto »

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)

Ho letto ogni tanto che Nicola sarebbe utile come traghettatore, ma che per il prossimo anno, in caso di A, dovrebbe essere sostituito con uno “più bravo”. Altri: Nicola gran motivatore ma come tattico non è un gran chè. Opinioni che rispetto tutte. Ma mi permetto una riflessione: chi sono… Leggi il resto »

T9
T9
3 anni fa

Secondo me semplicemente non lo si può o non lo si dovrebbe giudicare. Quando uno prende in corsa una armata brancaleone come la nostra c’è da accontentarsi che raggiunga l’obiettivo minimo della salvezza. Il discorso sulle sue capacità tattiche lo rimanderei ad una eventuale prossima stagione dopo che il mercato… Leggi il resto »

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)
Reply to  T9

Vero anche questo.
Infatti ho sempre pensato che lo scorso Anno Longo abbia fatto un buon lavoro

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