Anche al Genoa, Nicola si trovò con 14 punti dopo il girone d’andata: ne fece 25 al ritorno, come a Crotone. Il Torino ha dei modelli per la salvezza
Quattordici punti dopo diciannove giornate e terzultimo posto in coabitazione con il Cagliari (dietro ci sono solo Parma e Crotone). Non vanno dimenticati questi dati, perché se è vero che Davide Nicola ha dato una scossa di emozione e pragmatismo al Torino, è altrettanto evidente che guardare la classifica spaventa ancora tutti i tifosi granata. Il pari di Benevento ha ridato speranza: ora serve continuità. E davanti ci sono tre tappe cruciali: Fiorentina venerdì, poi il Genoa e il Cagliari dopo l’Atalanta. Inverno caldo. I numeri incutono timore, ma alcune storie ridanno speranza. Perché – lo dicono le statistiche – salvarsi dopo aver raccolto così poco in un intero girone è sì difficile ma non impossibile. E lo sa bene proprio Nicola.
Nicola e le rincorse salvezza di Genoa e Crotone. E anche Miha…
Il tecnico, ora al Toro, si ritrovò un anno fa al Genoa nella medesima situazione di oggi. Il suo Grifone, alla 19^, era infatti terzultimo con 14 lunghezze. Si salvò solo grazie a un ritorno da 25 punti. Bella impresa, ma non paragonabile a quella del Crotone. L’allenatore di Vigone aveva conquistato, sempre alla 19^ giornata, appena 9 punti. Ne fece di nuovo 25 dalla ventesima in poi, 20 solo tra aprile e maggio.
Ma Nicola non è l’unico ad avere nel curriculum salvezze disperate. A Bologna, stagione 2018/2019, servì Mihajlovic per sterzare: dopo l’andata, i felsinei erano terzultimi a 13 punti (in panchina c’era Filippo Inzaghi), poi chiusero il campionato addirittura al decimo posto. Sinisa fu protagonista anche di una simile cavalcata a Catania. Alla 15^, Miha prese la squadra a 9 punti, alla 19^ ne aveva 15 ed era terzultima: chiuse la stagione a 45 punti, record degli etnei in Serie A.
I casi di Lecce e Chievo: ma al Torino non basta la storia
Dopo un girone difficile, riuscì a salvarsi anche il Lecce, nel 2010/2011: i salentini erano terzultimi a 18 punti e chiusero poi a 41, nell’anno che vide la Sampdoria retrocedere in cadetteria. Il Chievo, nel 2008/2009 si ritrovò penultimo dopo l’andata con appena 13 punti. Si salvò anche a spese del Torino, che aveva invece 15 lunghezze al giro di boa ma dovette infine arrendersi alla discesa in Serie B. Insomma, di rincorse salvezza sono pieni gli albi: ma al Toro non basterà la storia per mantenere la categoria, bensì “un gruppo che possa scaldare i nostri cuori e quelli della gente”, per dirla con le parole di Nicola. Uno che a rincorrere è abituato. E gli riesce bene.
Scusate Redazione, ma sposterei l’attenzione su altro…Nicola rimane? No perchè Miha è stato esonerato per eccesso di ambizione…Longo non è satato confermato perchè aveva “soltanto” raggiunto il risultato minimo…a me sembra che non sono rimasti perchè volevano fare mercato…mentre Uolter e il Maestro sono stati oggetto di ammutinamento…ma non mi… Leggi il resto »
Come direbbe @Casao …. Longo ha fatto 13 punti in 16 partite;
Le salvezze impossibili sono quelle nelle quali parti con 10 punti di svantaggio non quelle in cui inizi il ritorno con 1 punto da recuperare.
ah beh.. ora sono pieno di ottimismo !!!
Mi fa piacere 😀