Non solo la prestazione di Lecce, ma anche un ottimo allenamento e tanta voglia di mettersi a disposizione della squadra
Quello del Torino è sicuramente un momento positivo: contro Bologna (1-0) e Lecce (0-2), sono arrivate due vittorie importanti senza subire gol. Dopo la deludente prestazione nel derby, durata a malapena 15 minuti, Nemanja Radonjic si è nettamente ripreso. Contro il Bologna è entrato in campo al 74′ al posto di Karamoh (match-winner) e ha difeso il risultato con spirito di scarficio. Contro il Lecce invece tutta la partita in campo e una grande prestazione, con un assist bellissimo per il gol di Sanabria del raddoppio. Dopo la partita contro la Juventus, Ivan Juric aveva dichiarato: “Non sono riuscito a farlo diventare un giocatore di calcio”. Poi però il tecnico era stato chiaro: nessuna punizione per il serbo. Infatti il numero 49 granata nella sua carriera ha sempre alternato momenti brillanti ad altri pieni di ombre. L’atteggiamento però adesso sembra essere tornato quello giusto: la cura Juric sta funzionando. E anche la chiamata in Nazionale sarà per il trequartista benzina preziosa.
L’impegno e la voglia di Radonjic
A partire dagli allenamenti, il classe 1996 ha dimostrato di avere voglia di tornare sui livelli di inizio stagione. Al Filadelfia altro allenamento a porte aperte nella giornata di martedì e il trequartista ha dimostrato di essere in forma, segnando in partitella. Karamoh si è fermato prima della trasferta salentina, per una botta presa contro il Bologna ed ecco che Radonjic ha sfruttato al meglio l’occasione avuta. Oltre all’assist tanta corsa, una buona copertura difensiva e ottimi spunti in avanti. Questo è quello che gli chiede l’allenatore, se non si interstadisce con i dribbling può diventare decisivo. Adesso Vlasic è tornato in gruppo e si candida per giocare dall’inizio contro il Napoli, quindi sarà ballottaggio al fianco di Miranchuk e dietro a Sanabria.
Una partita con una bellissima azione= Radonjic ritrovato. E se ne facesse due buone di fila che scriverebbero?
Radonjic ci riserverà sempre alti e bassi. A 26 anni la testa quella è.
Mira ko, di solito i nostri si infortunano un quarto d’ora prima della partita. Poi ci sono le eccezioni di chi si infortuna 7 secondi dopo…..