Antonio Sanabria era appena rientrato dal Covid e adesso dovrà di nuovo fermarsi a causa dei diversi contagiati nel Toro
Antonio Sanabria, dopo un lungo periodo di isolamento a causa della sua positività al Covid, ha potuto mettere piede per la prima volta al Filadelfia nella giornata di domenica. L’attaccante paraguaiano ha potuto svolgere appena 2 allenamenti in granata. Martedì invece è arrivata la notizia di diversi soggetti positivi al Covid all’interno del gruppo squadra e il provvedimento dell’Asl 1 di Torino che ha disposto la chiusura del Filadelfia e l’isolamento per tutti i giocatori che, di conseguenza, non potranno svolgere nessun allenamento, neanche individuale. I tempi di inserimento in squadra di Sanabria rischiano quindi di allungarsi.
L’arrivo al Toro e i 21 giorni in albergo
Sanabria è arrivato al Toro il 31 gennaio ma, essendo risultato positivo al Covid, è dovuto rimanere in isolamento insieme alla sua famiglia in una camera di albergo per 21 gironi. Quindi un lungo periodo di inattività per l’attaccante paraguaiano che ha disputato la sua ultima partita il 26 gennaio scorso con la maglia del Betis nel match in trasferta contro il Real Societad, match terminato 2-2. Già da domenica al suo primo giorno al Filadelfia Sanabria ha dimostrato grande voglia di giocare spingendo sull’acceleratore per ritrovare il prima possibile la forma. E l’obiettivo di poter esordire in granata rischia di essere rimandato.
La stima di Nicola per Sanabria
L’arrivo di Sanabria al Toro si è concretizzato perché l’attaccante paraguaiano è stato richiesto fortemente da Nicola. L’allenatore del Toro lo aveva già allenato la scorsa stagione al Genoa. L’anno scorso, dopo un inizio di stagione molto difficile per l’attaccante ex Betis, con l’arrivo di Nicola sulla panchina rossoblù si è rilanciato contribuendo in maniera importante a condurre la squadra genovese alla salvezza. Ora Nicola e Sanabria vogliono raggiungere di nuovo l’obiettivo salvezza, questa volta con il Toro, anche se il Covid al momento sta complicando le cose.

Questo focolaio poteva arrivare nel momento di peggiore crisi? No, siamo il Toro, se sembra che stiamo rialzando un po’ la testa, arriva la mannaia per tagliarcela.
La cosa che temo di piu’ e’ la fiacchezza che ti lascia la malattia anche dopo la guarigione……per un atleta è la cosa peggiore!
Lasciamo stare le negligenze varie della società (scelte sbagliate in primis, dall’allenatore precedente ad un mercato insufficiente),ora che ci stavamo riprendendo un po’ arriva subito la mazzata del focolaio. Nn è x piangersi addosso ma di noi la sfiga nn si dimentica mai. Ma nn molleremo è sarà più bello… Leggi il resto »