Subentrato nel secondo tempo, dopo appena un minuto dall’ingresso in campo Antonio Sanabria ha ritrovato la rete
Dopo due mesi, è tornato Antonio Sanabria. L’attaccante paraguaiano, partito dalla panchina contro il Napoli dopo un periodo di forma non eccezionale – per usare un eufemismo – è entrato proprio nel momento in cui i padroni di casa sono andati in vantaggio, risultando decisivo pochissimi istanti dopo con un super gol. Corner per il Toro, attimi di confusione in area di rigore e pallone che è arrivato a metĂ altezza, con il numero 9 che non ci ha pensato due volte a rovesciarlo dentro la rete. Dal Napoli…a Napoli: l’ultimo gol dell’attaccante era arrivato proprio nel grandioso 3-0 dell’andata, e a quello aveva poi seguito un lungo digiuno che ha messo in evidenza la crisi fisica e psicologica dell’ex Betis.
L’esultanza polemica
Il gol ha liberato in tutti i sensi Sanabria, che dopo aver esultato con i compagni ha anche avuto il tempo di “sfogarsi”. Il paraguaiano ha infatti sfoggiato anche un’esultanza polemica di fronte alla telecamera, con il dito rivolto tra naso e bocca come a indicare di stare zitti. Un messaggio certamente rivolto a tutti i critici che in questi due mesi lo hanno attaccato per il suo scarso rendimento, ma che pare forse un po’ troppo esagerato. Al di lĂ delle due reti decisive contro gli azzurri, infatti, il numero 9 ha davvero fatto troppo poco quest’anno: 4 gol in 27 partite, uno in trasferta e partendo dalla panchina; numeri che non rendono giustizia dell’attaccante completo che il Toro ha in rosa. Elogiato da tutti i componenti della rosa ai microfoni al termine della partita, ora la speranza è che il paraguaiano possa tornare a trovare la continuitĂ che la scorsa stagione lo fece terminare a 12 gol.
Stai zitto tu,dopo tutti i gol che ti sei mangiato averne fatto uno non tti da il diritto di sfanculare nessuno
Non ha senso sostituire un Sanabria occasionalmente fuori condizione con un Pellegri cronicamente impalpabile. Almeno avessero provato Okereke, avremmo tutti le idee piĂą chiare. Di fatto abbiamo giocato in dieci per un’ora.
bravo Tonny
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