Salvatore Sirigu dopo la partita con la Nazionale ha toccato diversi temi caldi a partire dal Torino, in cerca di continuità, alla Nazionale

Salvatore Sirigu, portiere del Torino di Walter Mazzarri, ha rilasciato una lunga intervista dopo la sfida della Nazionale in cui tocca diversi temi che riguardano il terreno di gioco: dal Torino alla ricerca continua di stabilità e continuità di risultati per rimanere a livelli top del campionato, alla Nazionale dove continua il duello – sano – con Donnarumma per il posto da titolare nella formazione di Mancini: “Il titolare in Nazionale è Gigio, ma da qui all’Europeo può succedere di tutto”. Non si arrende quindi ad un posto da secondo il classe 1987 arrivato al Torino nel luglio 2017 dopo le stagioni in Spagna all’Osasuna e al Sevilla e prima ancora al PSG in Francia. Riguardo i granata in Nazionale il portierone sardo ne aspetta altri: “Per il Toro è importante avere tre giocatori in pianta stabile: vuol dire che la squadra sta facendo bene e che abbiamo italiani di livello. Penso che altri di noi potranno meritare la Nazionale: il fatto che ci sia un blocco di italiani convocabili fa capire il valore della nostra rosa”.

Sirigu: “Abbiamo una squadra forte che deve evolversi”

Nella lunga intervista Salvatore Sirigu ha parlato del momento del Torino e della necessità di fare quel salto di qualità che lo renda una squadra da primi sei posti in classifica sempre: “L’obiettivo è diventare una squadra granitica, che possa confermarsi fra le prime seisette ogni anno, e non sporadicamente. Non perché oggi c’è Belotti e magari domani no. Dobbiamo arrivare ad un certo livello e da lì non scendere più”. E sul rinnovo di contratto dello scorso anno, ad incidere è stata anche la voglia di crescere insieme all’ambiente granata: “L’anno scorso dissi che avrei rinnovato il contratto e sarei rimasto perché credevo in questo progetto, ma sapevo che le cose non potevano cambiare in un anno. Quello che stiamo facendo adesso può essere la base del Torino del futuro”.

L’inizio di campionato non ha convinto per nulla Sirigu che non riesce a mandare giù una sconfitta in particolare: “Dopo la vittoria con l’Atalanta ci siamo un po’ persi. E’ arrivata la vittoria con il Milan, magari ci siamo sentiti un po’ troppo sicuri ma in realtà siamo diventati anche troppo “leggeri”, come dicevo: prima c’era stato il Lecce in casa, poi c’è stata la sconfitta di Parma e non m’è andata giù: ora mi aspetto maturità”.

Sirigu e la rosa ampia: “Chi gioca deve dare tutto”

Quest’anno il Torino ha la possibilità di avere una rosa più ampia dello scorso campionato, ma Sirigu non si fida facilmente e non si fa illusioni: per crescere, vincere e rimanere costantemente a livelli alti serve anche altro per il portierone sardo: “Spero ci sia la maturità che serve per viverla bene: chi gioca deve dare tutto in allenamento per meritare il posto, chi non gioca deve dare tutto per mettere in difficoltà l’allenatore. E’ una vecchia storia, anche se chi non gioca sarà sempre più scontento. Crescere è anche passare dalla buona gestione di uno spogliatoio così: imprescindibile, per essere un domani una grande squadra”.

Sirigu e il caso Nkoulou: “E’ sempre rimasto un compagno”

Sul caso Nkoulou Sirigu ha voluto dire la sua essendo anche uno dei pilastri che tiene insieme lo spogliatoio, e con le sue parole ha voluto chiudere definitivamente il discorso attorno al difensore e al caso scoppiato in estate: “Quando siamo stati interpellati per avere un parere, la risposta è stata chiara: Nico è rimasto sempre un nostro compagno, perché finché uno non va via resta un compagno. Dunque restando con noi, non sarebbe cambiato nulla rispetto a prima: è rimasto, dunque nessun problema nel vederlo tornare a giocare”.

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ultimo aggiornamento: 17-10-2019


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ale_maroon79
4 anni fa

Bravo Salvatore, personaggio senza fronzoli inutili e gran portiere.
Attualmente, il pupillo di Raiola non gli allaccia neanche gli scarpini.

Alberto Fava ( Gigi Marengo for President ).
Reply to  ale_maroon79

Concordo su tutto , ma alla tua ultima frase vorrei sottolineare che Sirigu è un uomo, mentre l’altro è ancora poco più di un bambino.
Ricco e famoso finche’ vuoi, ma la testa è quella.

Ultrà
4 anni fa

parlare chiaro non è cosa da Tutti…Sirigu, Ansaldi, Belotti…gli altri si limitano al compitino…leggi e ripeti…

leonardo (Cairo,le scuse sono finite)

Un grande in tutti i sensi..grande Salvatore.

madde71
madde71
4 anni fa

Uomo serissimo,riservato,ma sulla crescita il discorso è un po’ più complesso. Riguardo nkoulou, si evince che la squadra non.gli era contro

Ultrà
4 anni fa
Reply to  madde71

“…Siamo consapevoli della nostra forza, ma come penso della Nazionale, a volte troppa consapevolezza ti porta a commettere leggerezze: il Lecce in casa, Parma … Non mi è andata giù: ora mi aspetto che arrivi la maturità. Che non vuol dire crescere negli anni, ma sapere leggere le varie situazioni.… Leggi il resto »

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