I Top e Flop di Torino-Inter 0-3 / I granata non iniziano male ma poi crollano: Izzo-Nkoulou-Bremer calano a picco. E lo stadio contesta
La notte di Torino-Inter volume 2019/2020 è a specchio rispetto alla versione precedente, quella della passata stagione: invertita nel risultato (non nel punteggio) e nelle conseguenze. Allora Izzo lanciò i granata in piena corsa Europa, deprimendo ulteriormente i nerazzurri di Spalletti, ieri invece Lautaro e Lukaku – più De Vrij – hanno messo a nudo tutte le difficoltà di un pallido Toro, per contro dando possibilità ai meneghini di restare a un’incollatura dalla prima piazza. La truppa di Mazzarri affonda anche (e soprattutto) per gli orrori della sua fase difensiva – quanto è lontana, di nuovo, la prova compatta di quel 27 gennaio 2019 – e solo a sprazzi mostra accenni di reazione.
Torino-Inter 0-3: i top
Macchie di Toro. L’avvio di gara, il finale di primo tempo: il Torino mostra qualcosa di sé solo per scampoli di partita. Non parte male, salvo poi subire il primo gol in circostanze incredibili, poi prova a metterci coraggio, ma per poco tempo e con poca fortuna. Qualcosa di più si doveva fare.
Torino-Inter 0-3: i flop
Difesa da incubo. Izzo, Nkoulou, Bremer, ma non solo. Per colpe della linea e di tutta la squadra la fase difensiva del Toro fa imbestialire Mazzarri. I tre gol sono regali, la rabbiosa organizzazione della passata stagione è ormai un elemento di nostalgia per tifosi e addetti ai lavori.
Gallo, un’assenza che pesa troppo. L’uscita di Belotti dopo poco più di dieci minuti (per infortunio) è un macigno che abbatte ogni idea granata. Zaza non dà peso, l’area di rigore è spesso desolatamente vuota. Senza il suo capitano, la squadra dimostra di avere poche alternative di gioco valide.
Entusiasmo azzerato. Clima di contestazione, ma anche di desolazione. La carica dell’ambiente si è azzerata. Più di una crepa rende instabile quel “corpo unico” che squadra e tifosi avevano creato durante la cavalcata europea. Tutto è più difficile, così.
La “cavalcata europea”???
La leggendaria disfida di Moccagatta.
Sulla gestione complessiva della società appare superfluo evidenziare ulteriori responsabilità se non per sputtanāre, ancor di più, le perpetue cairote. Per quanto attiene all’aspetto tecnico è altrettanto palese quali sono, non da oggi, i grandissimi limiti di un allenatore incapace di gestire un numero di giocatori superiore a 16, che… Leggi il resto »
Si poteva spendere uguale ma meglio, cedendo anche qualche inutile esubero e avremmo non solo fatto una stagione migliore ma continuato un percorso di crescita mentre questa brusca interruzione ci farà tornare indietro di anni perchè l’anno prossimo con i big o pseudo-tali che se ne andranno si dovrà pensare… Leggi il resto »
Come minimo ci vuole un miracolo oltre a un lustro