Dal Filadelfia / Spalti pieni anche di mattina e rispetto reciproco: così Longo ha conquistato i tifosi. E in campo grida: “Toro, non fermarti”
Il “buona giornata” che rivolge alla tribuna del Filadelfia prima di lasciare il prato esce con voce stremata ma decisa. Moreno Longo vive l’allenamento con l’intensità che chiede ai suoi ragazzi. L’unica via per tirarsi fuori dalla tempesta: reggere il timone senza farsi travolgere dalle onde e intanto spronare l’equipaggio a dare tutto. Puntando acque tranquille. Di certo la serenità, per lo meno nel rapporto con una buona fetta di pubblico, il nuovo allenatore granata l’ha portata. Nonostante l’esordio negativo contro la Sampdoria. E la scelta di tenere aperti i lavori, per quanto possibile, sta pagando. Il confronto con la piazza c’è, quasi quotidiano e per ora mai nervoso. Il pubblico osserva, giudica anche. Quella barriera di separazione tra squadra e spalti, che fino a due settimane fa pareva impenetrabile, è sottile e trasparente quanto la rete di protezione del campo secondario.
Longo, ora i risultati. Attraverso testa e corsa
Ora, da quei gradoni, si chiedono i risultati. Longo lo sa. E per questo incita i suoi senza quasi respirare. Ogni contrasto, scelta o esercitazione cade sotto gli occhi vispi del nuovo tecnico. Che rispetto a Mazzarri ha uno staff più snello.
Vuole avere tutto sotto controllo, in prima persona. A costo, appunto, di uscire senza voce. Perché di consigli ce ne sono per tutti. Dai semplici incoraggiamenti, alle parole scelte ad hoc per ciascun giocatore. Innanzitutto un lavoro mentale, dunque: nulla deve essere lasciato al caso. Nemmeno un torello di riscaldamento.
“Non fermatevi”: il Torino lavora sull’intensità
Poi c’è l’intensità. “Non fermatevi” è un grido ricorrente. Questo Toro si è già seduto troppo, anche a causa di una condizione atletica rivedibile, che Longo sta cercando di aggiustare con l’aiuto dei preparatori Solustri, Busolin e Nava, ma anche insistendo sul dinamismo in ogni esercizio svolto con il pallone.
Vietato perdere tempo. Vietato fermarsi. Obbligatorio uscire stremati. O senza voce.
Non credo che la condizione sia un problema , questi hanno staccato la spina, punto. Sta a Longo provare a riattaccare,, compito rognoso visto le poche risorse mentali medie di sti pusillanimi. Ora un alibi è stato eliminato, vediamo a Milano se è rimasto qualcosa in fondo al barile…
Longo perde la voce,il Toro con Mazzarri ha perso la condizione atletica.
Io spero che Cairo con Blackstone perda tutto