La difesa a 3 di Mazzarri sta diventando una certezza con un solo gol nelle ultime 4 partite: il futuro del Torino si sta delineando
Dopo la bella vittoria contro l’Inter, il Torino si ferma contro il Chievo rischiando di compromettere, o quanto meno complicare notevolmente, la già difficile rincorsa all’Europa. Ma se dal Bentegodi i dubbi che tornano a Torino sono tanti, i granata si portano a casa almeno una certezza: la difesa. E non è certamente cosa da poco. Contro i Clivensi il bilancio della retroguardia granata è più che positivo, anche se con qualche sbavatura di troppo. E nonostante i tanti infortuni che continuano a falcidiare il reparto arretrato, Mazzarri sembra aver finalmente trovato le giuste soluzioni per azzerare i tanti problemi difensivi incontrati nel corso della stagione, dando alla retroguardia un nuovo assetto e una nuova stabilità. In un match nel quale l’imprecisione e anche un pizzico di sfortuna l’hanno fatta da padrone, dunque, il Torino torna sì con la delusione di non essere riuscito ad allungare la striscia di vittorie consecutive ma anche con la consapevolezza che, seppur ancora lunga, la strada intrapresa sembra finalmente quella giusta.
Torino, la difesa ritrovata: un solo gol nelle ultime quattro partite
Un gol in quattro partite, una difesa che si sta ritrovando e sta pian piano costruendo un muro attorno a quelli che si sono dimostrati alcuni degli uomini migliori alla corte di Mazzarri, come Nkoulou o il veterano Moretti. Reti inviolate contro il Chievo ieri sera, reti in inviolate contro il Cagliari in trasferta, un gol, inutile al fine del risultato, nel match contro il Crotone. È questo il ruolino di marcia tenuto dalla retroguardia granata nelle ultime uscite che ha nettamente invertito il trend negativo dei precedenti impegni. Nelle quattro sconfitte consecutive racimolate dal Torino, infatti, Sirigu si è trovato a raccogliere la palla in rete per ben 8 volte: una contro la Juventus e due contro il Verona, a cui fanno seguito i 3 gol della Roma e la doppietta della Fiorentina. Un bottino che aveva più volte messo in dubbio la reale tenuta del reparto difensivo del Toro, così come le scelte del tecnico che, tuttavia, sembra finalmente aver trovato la giusta combinazione per uscire dall’empasse.
Torino, la difesa di Mazzarri: retroguardia a tre e futuro in costruzione
Una situazione di stallo, quella in cui viveva la difesa e tutto il Torino, dalla quale la formazione granata è riuscita ad uscire anche grazie al cambio di modulo operato da Mazzarri. Non è certamente un caso , infatti, che il filotto di vittorie consecutive e soprattutto la ritrovata solidità difensiva siano coincise con il passaggio alla classica difesa a 3 spesso adottata dal tecnico anche nel suo passato. Se appena approdato sulla panchina granata ha preferito non stravolgere immediatamente i dettami tecnici di Mihajlovic, adesso per Mazzarri è arrivato il momento di cominciare a seguire il suo credo calcistico e i risultati, almeno gli ultimi, sembrano dargli ragione. Moretti, Burdisso e soprattutto Nkoulou stanno dimostrando che la direzione intrapresa dal tecnico è quella giusta e se, almeno per i primi due, l’età non rappresenta una garanzia per il futuro, tornato a disposizione Lyanco e con Bonifazi in crescita il tecnico granata potrà certamente sperimentare soluzioni alternative in vista del futuro. La stagione è ormai agli sgoccioli ma le occasioni per cercare ulteriori risposte non mancheranno: le scelte per la retroguardia granata si stanno pian piano delineando in vista di un futuro che dovrà portare in risposta un traguardo ben diverso da quello di quest’anno.