I cambi di Mazzarri indirizzano Torino-Milan: Edera e Obi conferiscono imprevedibilità. E il tecnico sembrava indiavolato in panchina
Alla fine l’ha cambiata Mazzarri. Proprio nel momento in cui l’inerzia di Torino-Milan sembrava pendere, decisa, verso i rossoneri. Due cambi immediati per ridare forze ad un Toro affaticato: dentro Edera e Obi per Falque e Rincon. E da lì in poi è stata un’altra partita. L’imprinting evidente di un allenatore sempre più conscio della sua squadra: un bel segnale, a pochi giorni dalla sfida più importante dell’anno. “Quando sono arrivato ho cercato di toccare il meno possibile ma non vedevo un’identità chiara di gioco. Poi ho preso qualche cazzotto e ho cambiato modulo e da quel momento la squadra c’è in campo, gioca bene, gli altri cambiano per affrontarci”. Storia, questa, di un WM con le idee sempre più chiare.
Mazzarri e quell’avvio imprevedibile: poi la svolta per cambiare il Torino
La fiducia nella squadra è evidente sin dagli uomini che decide di mandare in campo contro i rossoneri: conferma in toto per gli undici di Verona. Un calcio al turn-over, insomma. E, nel complesso, lo sviluppo del match non sembra tradire le scelte di Mazzarri. Certo, di mezzo questa volta ci si mette la sfortuna, e pure qualche errore di troppo nei momenti chiave (leggasi: rigore sbagliato da Belotti e sbandamento difensivo sull’1-0 di Bonaventura). Nell’avvio di ripresa, lo scoramento sembra aver preso il sopravvento. Torino molle, Milan in controllo. Poi, ecco le mosse decisive. In campo due corridori, come Edera e Obi, fuori due pedine in forte calo nelle ultime uscite, Rincon e Falque.
Torino-Milan, Mazzarri e quella grinta contagiosa…
La seconda metà della ripresa dà ragione a Mazzarri. Torino di nuovo in partita e abile a sfruttare qualche cedimento fisico dei ragazzi di Gattuso. Il gol del pareggio firmato De Silvestri è la naturale conseguenza di un cambio di equilibrio impresso dalla panchina e ben testimoniato dall’adattamento tattico a cui sono costretti i rossoneri, passati in corso d’opera al 3-5-2. WM, in più, è in grado di trasmettere ai suoi una buona dose di grinta. Basta vederlo, mentre si sbraccia sempre un piede al di là dell’area tecnica, rigorosamente in maniche di camicia (la giacca è volata via dopo il gol di Bonaventura), scalciando malcapitate bottigliette e impegnato in concitati conciliaboli con il suo secondo, Frustalupi. E’ bravo a crederci, il tecnico granata. I suoi cambi reindirizzano la partita, peccato che alla fine il risultato accontenti solo a metà. “Speravo di vincerla”, ha dichiarato alla fine. L’occasione vera, ora, sarà a Bergamo.
T9…sei peso come il piombo…tu e la tua saccenza….hai veramente stracciato le boiles…..i copia/incolla attaccateli dove non batte il sole…
La mia saccenza esce solo per combattere la vostra. Imparate a rispettare gli altri se volete essere rispettati.
Vaffančulo
Se poi oltre che quel vizietto hai anche quello che godi quando gli altri ti offendono…..continua pure così a noi non costa nulla.
Viviamo anche senza il tuo rispetto. È dura , come puoi ben immaginare, ma ce la facciamo.
Non si è mai tanto ridicoli per le qualità che si hanno quanto per quelle che si ostenta di avere.
(François de La Rochefoucauld)
T9, questa ti calza a pennello
Non ho mai ostentato nulla. Aiutare un fratello in italiano per me è un dovere oltre che un piacere.
Hai ostentato due cose la tua padronanza della lingua italiana e la padronanza che esercitano gli altri sul tuo di dietro…😂😂😂😂
T9, una riproduzione casuale.