Longo a fine partita: “Non avevamo le energie per andare a prendere la Lazio più in alto”. Il suo Toro dà segnali di stanchezza
Minuto 70 di Torino-Lazio, il parziale è di 1-1 e, dopo una chiusura difensiva, Ola Aina chiede ad ampi gesti alla panchina il cambio: è stravolto il terzino nigeriano, dopo aver fino a quel momento limitato al massimo un avversario pericoloso e rapido come Manuel Lazzari. Questa è probabilmente una delle immagini simbolo della partita contro i biancocelesti, un’immagine che in parte spiega anche la prestazione conservativa della squadra di Moreno Longo: il suo Toro è stanco, a corto di fiato, non ha la forza di portare un pressing alto sugli avversari e di ripartire in velocità.
Torino: squadra lunga nelle ripartenze
“Sentivo dire che bisognava andare a prendere la Lazio più in alto ma innanzitutto bisogna avere le energie per andare a prendere la Lazio più in alto, noi non le avevamo” ha spiegato Longo a fine partita, parlando dell’atteggiamento difensivista avuto dalla sua squadra. La mancanza di energie del Torino, oltre che nel già citato episodio con protagonista Aina, la si è potuta chiaramente vedere in occasione di alcuni tentativi di ripartenza, con la squadra che si è allungata e disunita, gli attaccanti che si sono ritrovati senza il supporto dei centrocampisti ad affrontare la difesa avversaria.
Toro: il problema della rosa corta
Il problema del fiato corto del Torino è dovuto al fatto che in queste prima quattro partite ravvicinate Longo è stato costretto a schierare quasi sempre gli stessi giocatori per mancanza di alternative: oltre a Sirigu, Nkoulou, Bremer, De Silvestri, Meité, Rincon e Belotti hanno praticamente sempre giocato. D’altronde con Baselli che rientrerà solamente tra la fine di questo 2020 e l’inizio del 2021, con Verdi, Ansaldi, Lukic, Millico e ora anche Zaza che hanno avuto qualche problema fisico e devono ancora trovare la migliore condizione non poteva fare scelte differenti il tecnico granata. Il Torino sta ora pagando le scelte fatte a gennaio sul mercato, quando la rosa è stata colpevolmente snellita con le cessioni di Bonifazi, Parigini, Laxalt e Falque: giocatori, in particolare gli ultimi due della lista, che ora avrebbe fatto davvero molto comodo a Longo.

“”l’allenatore non aveva nessun interesse a snellire la rosa””scusami ma se è stato mazzarri a dichiarare piu e piu volte che voleva la rosa corta per far giocare tutti e farli sentire tutti sul pezzo e motivati.. ma è mai possibile che dovete stravolgere sempre tutto?… detto questo gli errori… Leggi il resto »
Ad eccezione delle squadre che fanno le coppe; tutti hanno la rosa corta per giocare ogni 3 gg semplicemente perché nessuno aveva pianificato che questo potesse succedere. La Lazio ieri sera aveva i giocatori limitati e nel weekend incontra il Milan con il solo Correa come attaccante. Il problema è… Leggi il resto »
L’anno scorso la Lazio ha vinto la coppa Italia .la Lazio ha 5 esterni difensivi, 6-7 centrocampisti.
Sa noi mancano :Moretti e falque. Invece di giocare 532 o 5311,ora giochiamo 523 e spesso siamo in inferiorità numerica a centrocampo. Ma seil 532 o 5311 funzionava in fase difensiva, ma segnava o poco. Non era meglio prendere 1 centrocampista tecnico ed un trequartista /2a punta?
E giocare 532 o 5311?
Si rimpiange il mercato di Gennaio? certo che si, così come quello di Settembre. sig Piva , lasci perdere i 4 nomi venduti o prestati, erano giocatori che per svariati motivi non hanno dato nessun contributo alla nostra causa. Sono un ammiratore innamorato per le qualità tecniche di Iago Falque,… Leggi il resto »