Oggi alle 12.30 verrà designato il direttore di gara del derby: dopo le polemiche recenti, serve una scelta di spessore. Favorito il fischietto di Schio
Meno quattro al derby della Mole numero 196, è il giorno della designazione arbitrale. Inutile nasconderlo, sarebbe bello parlare di altro, delle scelte tattiche di Mazzarri – che potrebbe sorprendere, ancora una volta – e della verve ritrovata di capitan Belotti. La storia più o meno recente, però, ha raccontato troppe volte di sfide decise non dall’intuizione di un tecnico o dal colpo di un campione, ma dall’errore nel valutare un episodio, un fuorigioco, un possibile rigore. Ecco perché la scelta del direttore di gara ha assunto un valore fondamentale. Dopo le polemiche delle ultimissime stracittadine, poi – tra il rosso ad Acquah dell’anno passato (arbitro: Valeri) e la rete del 2-0 ingiustamente convalidata nella sfida di Coppa Italia (arbitro: Doveri) – e quelle legate alla corsa scudetto dei bianconeri – il rigore assegnato e poi revocato alla Fiorentina, l’esempio più recente – l’augurio è quello di una designazione all’altezza della sfida.
La rosa dei candidati non è troppo ampia. Esclusi certi sono i direttori di gara che hanno arbitrato il Torino o la Juventus almeno nelle ultime due gare: niente Abisso e Guida, ma soprattutto niente Giacomelli (che arbitrò l’andata) e Rocchi (che di stracittadine ne ha dirette cinque, con annesse polemiche). Da escludere anche il direttore di gara dell’ultimo derby, Doveri, e quello della sfida di ritorno del campionato scorso, Valeri. I suoi errori plateali difficilmente gli permetterano di arbitrare la sfida del “Grande Torino”. Restano in lizza almeno in quattro. Ci sarebbe Luca Banti di Livorno – mai designato in un derby – che in stagione ha diretto due volte la Juve (a Bologna e contro il Genoa) e una il Toro (contro il Chievo), ma che ha arbitrato già il big match dell’ultimo turno, Napoli-Lazio.
Resta candidato anche Paolo Silvio Mazzoleni – arbitro della stracittadina decisa da un gol di Pogba viziato da fuorigioco di Tevez – e designato già per Torino-Sassuolo, Torino-Napoli e Verona-Juventus, nel corso della stagione. E se Paolo Tagliavento potrebbe essere il profilo giusto, per esperienza e cabala (diresse il derby vinto dai granata dopo vent’anni), ma difficilmente tornerà subito ad arbitrare una sfida di cartello dopo i disastri di Crotone-Cagliari, ecco che il nome caldo è quello di Daniele Orsato. Il fischietto di Schio non ha arbitrato nell’ultimo turno, nonostante una direzione senza macchie in Inter-Crotone e ha diretto una sola volta in stagione granata e bianconeri (Inter-Torino e Napoli-Juventus). Il suo unico gettone in un derby della Mole risale al novembre 2014, alla sconfitta sul gong dei granata per effetto della rete di Pirlo. Difficile, e decisamente poco auspicabile, un outsider: i vari Irrati, Damato e Calvarese appaiono ben lontani dalla possibile designazione. Anche perché, visto il clamore che gli ultimi derby hanno suscitato, per l’AIA sarebbe un autogol già in partenza.
nonche’ qui: https://angeloforgione.com/2016/05/25/juventus_agnelli_dlv/
da ritagliare e conservare, e… divulgare
e’ solo un gioco….. ma loro vogliono vincere sempre come i bambini
Domenica in ballo per loro c’e’ molto e non lasceranno nulla di intentato o al caso. Sono sicuro che hanno gia’ pianificato qualcosa come al solito, sta a noi accettarlo o per lo meno al presidente , accettare sempre tutto, al fine di poter essere indisturbato negli affari. Il potere… Leggi il resto »
Calvarese “omen nomen”
il nostro calvario