La presentazione dell’avversaria del Torino / Il Parma continua a correre in classifica, mette l’Europa League nel mirino e ritrova il figliol prodigo
Otto punti: questo il divario tra Toro e Parma che si affronteranno domenica prossima sul campo del Grande Torino che mette in palio tre punti fondamentali per entrambe le formazioni. I granata, infatti, reduci dalla 5^ sconfitta consecutiva, dovranno necessariamente invertire la rotta per evitare di assottigliare ancora di più il già esiguo margine di “vantaggio” sulla zona retrocessione (5 punti). I crociati di D’Aversa, hanno invece nel mirino l’Europa e distano appena 4 punti dalla Roma, 5^ in classifica. Motivazioni diverse per obiettivi diversi ma un’unica strada percorribile: quella della vittoria. Ma quale sarà il Parma che domenica pomeriggio affronterà la formazione di Moreno Longo?
Parma, una formazione formato Europa
Trentacinque punti all’attivo, un sesto posto in condivisione con Verona e Milan e un obiettivo quanto mai realizzabile: l’Europa League. Il Parma di D’Aversa (squalificato contro il Toro) corre in classifica e si sta rivelando avversario ostico e problematico per la stragrande maggioranza delle squadre di Serie A. Basti pensare al pareggio contro l’Inter o alle vittorie con Napoli e Roma.
E a conferma arrivano anche i numeri: 24 partite disputate, 10 vittorie ( di cui 4 in trasferta), 5 pareggi e 9 sconfitte. Ma non solo: 32 gol all’attivo, 30 subiti contro i 27 siglati dal Toro che ne ha subiti addirittura 43. Una difesa rocciosa, dunque, e questa non è certo una buona notizia per i granata che faticano a trovare la via del gol anche con formazioni meno attrezzate. E in attacco? A fare scalpore è certamente il rientro in grande stile di Gervinho.
Gervinho, il ritorno del figliol prodigo
Dopo i colpi di testa legati al mercato e la punizione che lo ha visto messo fuori rosa dalla società e da un D’Aversa infuriato, Gervinho sembra aver trovato il modo di farsi perdonare. Almeno momentaneamente. L’armistizio sembra firmato e il tecnico può finalmente tornare a contare su un giocatore che dei colpi di testa, metaforici e calcistici, ne ha fatto un marchio di fabbrica. Se le regole non sono proprio il suo forte, tuttavia, in campo la sua presenza si sente e contro il Sassuolo ha messo la zampata sul suo definitivo reintegro in rosa. Quello che sarà a giugno, poi, si vedrà .
Dopo le scuse verbali alla squadra, alla società e ai tifosi, infatti, Gervinho si è fatto perdonare a suon di gol risultando determinante nel derby contro neroverdi. Una chiara dichiarazione di intenti: ci sono, sono a disposizione del Parma e posso far male. Toro avvisato, mezzo salvato si potrebbe dire. Ma Gervinho non è l’unico pericolo per i granata. I Crociati potrebbero infatti ritrovare anche Kulusevski, sulla via del pieno recupero. Al suo fianco ci sarà poi una vecchia conoscenza del Toro: lo sloveno Kurtic. Al contrario, invece, non sarà della sfida Matteo Darmian. Quello che sarebbe stato di certo il grande ex di giornata è infatti ancora ai box e sarà costretto a rinunciare al ritorno in quella che per anni è stata la sua casa.
L’unico modo che abbiamo di affrontarli e sperare nei 3 punti che ci darebbero la salvezza è quello di non esporsi al contropiede , anzi , provare noi a ripartire aspettandoli . Io la vedo così . Forza Moreno , forza ragazzi
Ci faranno a fettine li ho visti giocare e sono molti piu’ forti e fisici del Milan che abbiamo affrontato,
Il Real Parma … non esageriamo dai … 🙂
Parma, Udinese, Brescia, Genoa , Verona, , Cagliari, Fiorentina e Spal. Queste le squadre con cui si possono fare punti. 12 punti con queste ,di cui 5 in casa, non è un impresa, ma il minimo che si chiede. Se non li facciamo giusta la serie B.
Oggi vedo chiunque superiore a noi.Abbiamo gli stessi gol fatti e subiti del Genoa,in fondo da inizio campionato,ma pure loro giocano meglio di noi.Senza Sirigu i nostri numeri sarebbero di gran lunga il peggiori di tutta la serie A.