L’allenatore torna nello stadio in cui è diventato un grande giocatore, alla ricerca della prima vittoria in casa del Parma
Parma-Torino non è una partita come le altre. Non lo è perché i granata hanno la possibilità, per la prima volta in stagione, di ottenere la terza vittoria consecutiva; non lo è perché vincere significherebbe ipotecare in maniera del tutto ufficiosa la salvezza e poter auspicare in qualcosa di più grande; ma soprattutto non lo è per Paolo Vanoli, che torna nello stadio in cui è riuscito ad affermarsi maggiormente come calciatore. Non per la prima volta, chiaro, ma fa sempre una certa sensazione.
Vanoli, il ritorno al Tardini…
Sarà il terzo ritorno da allenatore al Tardini per il tecnico varesino, che in quello stadio è diventato grande da calciatore. Il Parma è infatti la seconda squadra con cui ha giocato maggiormente in carriera – 68 presenze in due stagioni – ma soprattutto quella con cui ha fatto le migliori cose. Non è un caso che nel corso della seconda annata in Emilia l’attuale allenatore granata abbia anche attirato l’attenzione della Nazionale, con il CT Dino Zoff che lo ha convocato più volte per delle campagne internazionali. È inoltre con i Ducali che ha vinto 3 dei 4 trofei della sua intera carriera, e neppure banali: in soli due anni ha infatti alzato al cielo una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
…In cerca dei 3 punti
I sentimenti e le emozioni avranno però spazio soltanto fino a un attimo prima del calcio d’inizio, perché poi c’è da vincere una partita importantissima. In particolare, fin qui Vanoli non ha mai vinto nel suo vecchio stadio da allenatore (stavolta, comunque, sarà la prima da ospite da allenatore di Serie A), e vuole sfatare questo mini tabù al terzo tentativo.
