L’esordio di Simone Verdi in Torino-Lecce arriva in una serata da incubo per i granata. Che, per lui, è iniziata osservando dal campo il gol di Mancosu…

Gli applausi all’annuncio delle formazioni, il cognome urlato all’ingresso in campo. C’è un lato A dell’esordio di Simone Verdi che pare davvero l’ultimo capitolo di un romanzo di formazione, come lo sviluppo narrativo del trasferimento più pazzo dell’estate aveva iniziato a suggerire: il ragazzo di ieri che è uomo di oggi, con la barba sul volto e i capelli che da sbarazzini si sono fatti ordinati; il giocatore, ora maturo, tornato là dove era partito. E poi c’è il lato B. Ovvero tutto il resto, il contesto nel quale il 24 nuovo di zecca ha iniziato a correre e a faticare. Un Toro “irriconoscibile”, per dirla con Mazzarri. Senza dubbio il peggiore che la stagione abbia sin qui offerto.

Torino, per Verdi esordio in una serata da incubo

Torino-Lecce, per Verdi, a passare da gioia a delusione ci mette pochi secondi. Il tempo che intercorre tra il cambio con Baselli e l’azione del due a uno salentino: tiro di Calderoni, Sirigu respinge a metà, Mancosu deposita in rete.

Da lì in poi non va meglio. Prima qualche nota tattica, però: l’ex Napoli si sistema subito dietro alle due punte, Zaza e Belotti, poi tende ad allargarsi a sinistra. Un tentativo di entrare nel vivo del gioco (lì, sul centrosinistra, non a caso era entrato Laxalt, il più dinamico dei granata nel finale), che però latitava nonostante il punteggio.

Il periodo di adattamento continua contro la Sampdoria

E in più Verdi ci mette del suo, sbagliando subito un controllo, poi difettando di precisione negli altri (pochi) palloni toccati, se si eccettua il cross insidioso che per poco Lucioni non spediva in fondo al sacco. Niente di cui preoccuparsi, certo. D’altronde era il Torino tutto ad essere offuscato nelle idee e, salvo eccezioni, anche nel fisico.

Di occasioni ne arriveranno di migliori, senza dubbio. Anche per le prime valutazioni, impossibili da esprimere dopo una serata che è stata da incubo non per causa sua. Si comincerà da Genova a fare sul serio. Conciliando le prime apparizioni con il periodo di adattamento, a cui sia lui che Mazzarri hanno fatto cenno a più riprese: Verdi metterà minuti nelle gambe, inizierà a essere davvero parte del Toro. Con la speranza che, da qui in poi, anche la squadra possa dargli una mano.

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ultimo aggiornamento: 17-09-2019


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Cup
Cup
4 anni fa

Poveretto, appena entrato il Toro ha subito gol e la squadra che ambiva al primo posto ha così perso contro l’ultima in classifica… avrà pensato di essere finito all’inferno…

Bagna cauda
Bagna cauda
4 anni fa

Ma tu sei sicuro che girino realmente quelle cifre o prendano strade diverse 😉 chiediamolo a urbanucolo.

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)
Reply to  Bagna cauda

chissa perchè dopo una sconfitta, certi commentatori se ne devono per forza uscire coin delle caxxate. piu ridicole che false. con commenti da querela perchè se dai del ladro o dell’incassatore in nero di somme di denaro, o hai le prove po sei degno di querela

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)

urbanetto va pizzicato a dovere quando è il caso e nel modo giusto.
se si è furbi, intendo

davidone5
4 anni fa

Pagato uno sproposito (25 mln) un giocatore che al massimo ne vale 15 di meno e che nel napoli faceva panchina costante. Comunque il problema principale rimane l’allenatore perchè i giocatori si possono valutare solo quando sono messi nei propri ruoli e la squadra produce gioco, cosa che noi non… Leggi il resto »

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