Prima i tifosi del Toro, poi l’Inghilterra che lo ha lasciato partire: Joe Hart sta conquistando tutti, con un portiere così nulla è proibito

E’ stato come un fulmine a ciel sereno l’approdo di Joe Hart al Torino, tanto inaspettato da spiazzare buona parte dell’ambiente granata, in quei frenetici giorni di fine agosto. Tanto inaspettato da suscitare in un primo momento pareri discordanti, tra chi si è subito detto favorevole all’acquisto di un giocatore di tale “appeal”, e chi invece vedeva dei segnali sinistri dietro la scelta di Guardiola di sbarazzarsi così facilmente del portiere titolare dei Citizens. Sta di fatto che il Toro, invece, le idee sul valore del giocatore inglese le ha da subito avute chiarissime: una trattativa lampo, tanto efficace da impedire ogni intromissione e consegnare a Mihajlovic il portiere di cui tanto sentiva l’esigenza.

Entusiasmo alle stelle e aspettative, se possibile, ancora maggiori: questo l’ambiente trovato da Hart al suo arrivo in Italia. E dire che il campionato italiano, all’esordio, aveva riservato uno sgambetto all’estremo difensore granata: un’uscita forse avventata, in una situazione di gioco convulsa, costò al Torino (in quel di Bergamo), un gol rivelatosi decisivo ai fini del risultato. Ma come soltanto i campioni sanno fare, Hart ha saputo rivoltare la situazione a suo favore, con una serie di partite costellate di parate decisive e dall’elevato coefficiente di difficoltà. Con il fondamentale apporto della squadra, sempre pronta al sacrificio e a proteggere con ferocia la propria porta, il portiere inglese è in poco tempo diventato uno dei simboli del Toro targato Mihajlovic, oltre che beniamino dei tifosi.

CAMPO, 25.9.16, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, 6.a giornata di Serie A, TORINO-ROMA, nella foto: triscione dei tifosi del Torino per Joe Hart
CAMPO, 25.9.16, Torino, stadio Olimpico Grande Torino, 6.a giornata di Serie A, TORINO-ROMA, nella foto: triscione dei tifosi del Torino per Joe Hart

Arrivando alla partita dell’altro ieri disputata con la sua nazionale, in cui ha salvato l’Inghilterra dalla prima sconfitta del girone e coronato la prestazione con una parata da copertina, operata sullo sloveno Kurtic, che gli è valsa il paragone con il leggendario intervento di Banks su Pelé, ai mondiali del ’70. Un Torino che può dunque sfregarsi le mani, se effettivamente le grandi squadre si iniziano a costruire da un portiere di affidabilità, il gruppo di Mihajlovic ha decisamente imboccato un sentiero che potrà portarlo lontano, senza limiti né paura di sognare.


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policano68
7 anni fa

Mi auguro, tanto non costa niente, che JOE resti ancora un anno da noi con la formula attuale. Mi pare uno che ha senso di appartenenza da vendere e che se fa una scelta la fa’ a tutto tondo. Già il fatto che sia venuto via dal club piu’ ricco… Leggi il resto »

Giankjc (più Toro e meno guinzagli&collari)

Bello e (im)possibile. Se si fa vera programmazione, oggi, mentre i tifosi finalmente possono sognare sull’attualità, la società dovrebbe essere già alla ricerca di due portieri (titolare e riserva) per la prossima stagione e non parlo di nessuno dei 3 che erano in ritiro quest’anno. Goduria & Realismo. Yes, we… Leggi il resto »

10genà
10genà
7 anni fa

big Joe! keep calm & daje sec!

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