Zaza-Belotti è un’idea per il prossimo futuro. Ma Longo ha già avvisato: “Non è con un nuovo modulo che usciremo da questa situazione”
Cambiare modulo non è la panacea dei mali del Torino, afflitto da difetti di condizione atletica e limiti psicologici prima ancora che tecnici. E’ stato lo stesso Moreno Longo ad esplicitarlo, dopo la sconfitta contro la Sampdoria: “Non pensiamo che sia il modulo a farci uscire da questa situazione. Dovremo farcela con il sudore e il lavoro”. Già, il lavoro. Quello del Filadelfia sta procedendo tra colloqui con i tifosi – “Ce la faremo”, ha assicurato il tecnico martedì – e qualche rientro di spessore. Quello di Zaza, tra gli altri. Il lucano sta svolgendo le ultime fatiche prima del definitivo ritorno in gruppo. E verosimilmente lo si vedrà nella lista dei convocati per la trasferta di San Siro di lunedì.
Longo, contro la Sampdoria qualche cambiamento
Volti nuovi e concetti nuovi. Il cambiamento è possibile. Di più, necessario, per un gruppo che ha progressivamente perso certezze e serenità, oltre alla fiducia del pubblico. Così Longo, se da un lato avvisa che un eventuale cambio di modulo non sarà garanzia di svolta, sta comunque lavorando anche tatticamente sulla squadra che ha ricevuto in dote da Walter Mazzarri.
Qualcosa, contro la Samp, si è già osservato: esterni d’attacco (Verdi e Berenguer) più larghi e più propensi al dialogo con il fluidificante di turno (De Silvestri o Ola Aina), maggiore ricerca del possesso e del predominio territoriale. Il tutto è durato poco meno di un tempo, però. Perché poi i fantasmi sono tornati tali e quali a prima.
Zaza + Belotti: così il Torino può cambiare modulo
3-4-3 è stato contro il Doria, 3-4-1-2 (o 3-5-2) potrebbe essere di qui a qualche settimana. Quando appunto Zaza potrà essere di nuovo affidabile sotto il piano della gamba e se al Fila farà vedere un buon feeling con capitan Belotti.
“Mi piace giocare con due attaccanti, l’ho sempre fatto”: sono parole di Longo, del 4 febbraio. Il Toro a due punte è un’idea da tramutare in tentativo e poi da riproporre eventualmente in partita. Parte insomma di quei concetti nuovi per i quali Longo e il suo staff stanno studiando da nove giorni. Ma che sono solo un ausilio per fronteggiare gli ostacoli più alti: testa e condizione fisica.
Invece proprio con la difesa a 4 Ansaldi nkolou Izzo e de Silvestri possiamo pensare ad una salvezza tranquilla con Djidji e Bremer fuori per sempre. Non aspetterei altre goleade. Almeno qualche pareggio nelle prossime se no sono guai, e direi primo non prenderle
Moreno Uno di Noi! Proprio vero! Ce la faremo. Tutti assieme!
Il nostro Mister è uno in gamba, oltre che una persona seria. Ce la faremo!
Ce la farete a fare che?
Ancora con sto mantra?
Articoli e commenti da quasi 2 anni….
Il campo ha ampiamente decretato di chi parliamo mentre è noto, ai più, come e perché sia finito alla corte del ciarlatano.